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Carlo Giordano: “Ecco la chiave per bilanciare le tutele dei consumatori e la corretta gestione del credito”

Il neopresidente del Forum Unirec-Consumatori ci spiega anche gli obiettivi del suo mandato biennale e l’evoluzione degli Npl da qui a fine anno

Il 26 luglio scorso Carlo Giordano è stato nominato presidente per il biennio 2021-2023 del Forum Unirec-Consumatori, il tavolo di lavoro strutturato tra le imprese aderenti a Unirec (l’associazione di categoria delle imprese che forniscono servizi per la tutela del credito) e 8 delle principali associazioni dei consumatori a livello nazionale. Classe 1967, Giordano vanta alle spalle una formazione imprenditoriale e manageriale maturata presso accreditate business school. Da quasi trent’anni guida una primaria società che opera nel settore dei servizi a tutela del credito, dove ha coordinato la direzione e realizzazione di progetti strategici e si è occupato dell’implementazione costante dei processi interni e dei piani di recupero. Dal 2018 Giordano è anche vice presidente di Unirec, nel cui Consiglio direttivo siede dal 2015. Credit News lo ha incontrato e gli ha chiesto qualche anticipazione sul suo mandato e sull’evoluzione del settore degli Npl da qui a fine anno.

Quali sono gli obiettivi del suo mandato biennale da presidente di Forum Unirec-Consumatori?

Il programma che presenterò al consiglio direttivo prossimamente è stato stilato per essere in assoluta continuità di intenti e di azione tra questa presidenza e quella uscente. Tra i primi obiettivi contenuti nel programma vi è la realizzazione di azioni mirate di awareness sui contenuti e un aggiornamento del Codice di Condotta, il primo a livello europeo per i processi di gestione e tu­tela del credito. Sono previste iniziative continuative di alcuni temi formativi per gli addetti  del comparto, riguardanti il codice di condotta che potrebbero passare in capo al Forum. Infine, le innovazioni nel campo della digital collection per l’avanzamento del digitale applicato ai processi di gestione e tutela del credito.

Qual è la chiave per bilanciare le tutele dei consumatori e la corretta gestione del credito?

Sin dalla sua nascita, per volontà e merito degli organi direttivi e dei suoi presidenti, il Forum ha portato avanti le proprie attività sulla base di alcuni fondamentali valori, tra i quali la responsabilità, la correttezza, la condivisione e l’imparzialità, favorendo una maggiore comprensione ed un adeguato spirito di squadra tra tutte le parti.  Ritengo che la chiave del successo per bilanciare le tutele dei consumatori e la corretta gestione del credito si chiami etica. Etica significa ricerca di ciò che è “giusto” fare in relazione ad un determinato sistema di valori, significa agire in modo coerente con la loro realizzazione. La scelta responsabile di condurre le procedure di recupero in modo etico, orientato verso valori condivisi, è alla base della costituzione del Forum. In Unirec intendiamo il recupero crediti come tutela del credito nel rispetto delle persone e dei diritti dei consumatori. 

L’XI rapporto annuale di Unirec certifica una crescita annua del 13% dei crediti affidati ai servicer nel 2020. Come interpreta questo dato?

Sulla questione le anticipo che il prossimo ottobre si ritornerà in presenza a Roma per il convegno annuale Unirec, e in quella sede, oltre alla presentazione completa del XI rapporto, saranno approfonditi anche i dati di trend a cui Lei fa riferimento.

Come si aspetta che evolveranno i crediti deteriorati in Italia da qui a fine anno?

La pandemia aveva già messo a dura prova tanti operatori commerciali autonomi e piccole aziende, molte delle quali non sono riuscite a far fronte all’emergenza e sono state costrette a chiudere. Con lo sblocco dei licenziamenti, dal primo luglio per alcune categorie tipo industria e manifatturiero, e successivamente per le altre categorie in deroga come il tessile, potrebbe esserci la fondata possibilità che da qui a fine anno i portafogli di NPL si gonfieranno ulteriormente in quanto, per ovvie ragioni, le persone che potrebbero perdere il posto di lavoro non saranno più in grado di onorare i propri debiti. Il governo di fatto, in accordo con sindacati confederali e Confindustria aveva determinato alcune regole. Oltre ai contenuti dell’intesa si rileva che il dl 99/2021 ha previsto che per le aziende che possono accedere alla cassa ordinaria non soggette alla proroga del blocco fino al 31 ottobre 2021 sia previsto un ulteriore trattamento di cassa integrazione in deroga per un massimo di 13 settimane: non ci si attendeva pertanto che si verificassero così tanti licenziamenti collettivi o per giustificato motivo oggettivo. Bisognerà capire da qui ai prossimi mesi come evolverà la questione licenziamenti per comprendere meglio quali possono essere gli impatti significativi che subiranno i portafogli di NPL.

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