La Legge di Bilancio 2026 introduce una nuova “versione” del Bonus Cultura. Le due misure attualmente in vigore, ovvero la Carta Cultura Giovani e la Carta del Merito, andranno a scomparire. Ecco tutti i dettagli anche per la fase di transizione.
Dal 2027, chi avrà conseguito il diploma di scuola superiore, a partire dall’anno scolastico 2025/2026, potrà accedere alla Carta Valore, uno strumento elettronico che rappresenta un’evoluzione strutturale del bonus cultura. Introdotta dalla Legge di Bilancio 2026 (approvata nella seduta del Consiglio dei Ministri del 17 ottobre 2025), la misura punta a semplificare il sistema di agevolazioni attuale e a favorire una più ampia inclusione nell’accesso alla formazione e alla cultura.
La Carta sarà digitale, personale e non cedibile, e verrà caricata su una piattaforma elettronica dedicata. Non costituirà reddito imponibile e non inciderà sull’Isee familiare. Sarà finanziata a partire dal 2027, con una dotazione di 180 milioni di euro.
Vediamo nel dettaglio i requisiti per ottenerla e cosa cambierà nel periodo di transizione fino al 2027.
Importo della Carta Valore
L’importo ufficiale non è ancora stato definito, tuttavia secondo le prime anticipazioni dovrebbe attestarsi intorno ai 500 euro. Non è esclusa la possibilità di un meccanismo premiale, con una cifra base per tutti i diplomati e una maggiorazione per chi consegue il diploma con il massimo dei voti. La nuova Carta andrà a sostituire la Carta della Cultura Giovani e la Carta del Merito, entrambe del valore nominale di 500 euro (la seconda riconosciuta esclusivamente agli studenti che hanno conseguito, non oltre l’anno di compimento del diciannovesimo anno di età, il diploma di maturità presso istituzioni scolastiche secondarie di secondo grado con una votazione di 100 o 100 e lode).
A chi spetta la Carta Valore
Potranno beneficiare della misura – come citato in apertura – i ragazzi che conseguiranno il diploma di scuola secondaria di secondo grado (o un titolo equivalente), a partire dall’anno scolastico 2025/2026. La Carta Valore sarà erogata l’anno successivo al diploma e potrà essere richiesta entro il 19° anno di età. L’importo sarà stabilito ogni anno, entro il 30 settembre, con un decreto congiunto del Ministero della Cultura, dell’Istruzione e del MEF.
Cosa si può acquistare
Il credito potrà essere speso per beni e servizi culturali: libri, giornali e riviste anche digitali, biglietti per cinema, teatri e spettacoli dal vivo, musica registrata e strumenti musicali, prodotti audiovisivi, ingressi a musei, mostre, monumenti, parchi naturali e corsi di musica, teatro, danza o lingue straniere.
Restano esclusi dispositivi elettronici, abbigliamento e beni di consumo non legati alla cultura. Il credito sarà valido per un solo anno e potrà essere utilizzato esclusivamente presso esercenti convenzionati. In caso di uso scorretto, la Carta sarà revocata e potrà essere applicata una sanzione fino a 50 volte l’importo irregolare.
Misure vigenti fino al 2027
Fino al 31 dicembre 2025, resteranno operative le misure attuali:
- chi compie 18 anni nel 2025, potrà ancora accedere alla Carta Cultura Giovani, riservata a chi ha un Isee inferiore a 35.000 euro;
- chi si diploma nel 2026 non potra più usufruire della Carta del Merito, poiché i requisiti devono essere raggiunti entro il 2025. Per loro, la misura di riferimento sarà direttamente la nuova Carta Valore, erogata a partire dal 2027.
Un laboratorio di studio per il mondo finanziario e creditizio
L’introduzione della Carta Valore offre spunti di interesse anche per il comparto finanziario e creditizio. L’incentivo inciderà infatti sui comportamenti di consumo, in ambito culturale, dei neodiplomati, generando flussi di spesa tracciabili in un segmento di popolazione giovane, digitalizzato e potenzialmente destinatario di futuri prodotti finanziari dedicati. Per gli intermediari, il nuovo strumento può rappresentare dunque, un laboratorio utile per osservare modelli di spesa e sviluppare servizi di pagamento dedicati, oltreché per realizzare iniziative di educazione finanziaria collegate alla crescita culturale. Un campo che unisce, in chiave di sistema, l’obiettivo di promuovere cultura e competenze, a quello di favorire inclusione economica e consapevolezza nelle nuove generazioni.





