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Bonus elettrodomestici 2025 slitta a fine anno: cosa prevede e cosa manca

Il bonus elettrodomestici consente di ottenere un contributo pari al 30% del prezzo di acquisto di un nuovo apparecchio. Definito dalla Legge di Bilancio e corretto dal Dl Bollette, è in attesa dei decreti direttoriali e dell’adeguamento della piattaforma PagoPA: senza questi passaggi non potrà partire.

Il bonus elettrodomestici 2025, atteso inizialmente per settembre, con buona probabilità slitterà alla fine dell’anno, smentendo le anticipazioni circolate su diverse testate giornalistiche. Come riporta Il Sole 24 Ore, il decreto interministeriale è stato firmato dal ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, e attende ora la firma del ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, per il concerto. Lo schema con l’elenco degli elettrodomestici acquistabili con il contributo è già pronto, ma mancano ancora i decreti direttoriali attuativi e l’adeguamento della piattaforma informatica per l’invio delle domande. L’avvio effettivo della misura potrebbe quindi arrivare soltanto a fine 2025, quasi un anno dopo la sua introduzione con la Legge di Bilancio.

Quanto vale il bonus elettrodomestici

Il bonus elettrodomestici 2025 consente di ottenere un contributo pari al 30% del prezzo di acquisto di un nuovo apparecchio, entro determinati limiti. L’importo massimo riconosciuto varia in base all’ISEE: fino a 200 euro per nucleo familiare con ISEE inferiore a 25.000 euro e fino a 100 euro per gli altri contribuenti. Per finanziare l’iniziativa è stato istituito un fondo pari a 50 milioni di euro per il 2025, presso il Ministero delle imprese e del Made in Italy.

L’incentivo è richiedibile per un solo elettrodomestico per famiglia ed è vincolato alla rottamazione del vecchio prodotto, con classe energetica inferiore rispetto al nuovo. L’obiettivo è duplice: stimolare il passaggio a tecnologie a minor impatto ambientale e, al tempo stesso, contrastare l’abbandono di rifiuti ingombranti e inquinanti.

Infine, è fondamentale ricordare che lo sconto non è cumulabile con altre agevolazioni, comprese le detrazioni fiscali del 50% previste per le ristrutturazioni edilizie.

Per quali elettrodomestici è utilizzabile il bonus?

Il bonus elettrodomestici 2025 potrà essere utilizzato esclusivamente per l’acquisto di una serie definita di apparecchi conformi agli standard europei. Restano esclusi i piccoli elettrodomestici e gli accessori.

Al momento rientrano nell’agevolazione:

  • le lavatrici e le lavasciuga di classe almeno A;
  • i forni di classe A o superiore;
  • le cappe da cucina non inferiori alla classe B;
  • le lavastoviglie e le asciugabiancheria di classe almeno C;
  • i frigoriferi e i congelatori di classe non inferiore alla D;
  • i piani cottura conformi ai requisiti del Regolamento Ue 2019/2016.

All’avvio della misura, verrà compilato un elenco consultabile online (e via via aggiornabile) con i singoli prodotti ammessi.

Come si richiede il bonus elettrodomestici?

Il bonus elettrodomestici 2025 sarà gestito attraverso una piattaforma digitale dedicata su PagoPA, con accesso tramite SPID o Carta d’identità elettronica. Una volta effettuato l’accesso, i dati del richiedente verranno verificati incrociando le informazioni con l’INPS (per la certificazione ISEE) e con l’Anagrafe nazionale della popolazione residente (per la composizione del nucleo familiare). Se i requisiti risulteranno conformi, il sistema rilascerà un voucher nominativo associato al codice fiscale, che indicherà l’importo massimo spettante. Il buono avrà una validità temporale limitata, così da scoraggiare prenotazioni fittizie, a cui non faranno seguito acquisti reali. Se non utilizzato entro la scadenza, potrà comunque essere rinnovato con una nuova domanda.

Il meccanismo di richiesta prevede una sorta di “click day”: il decreto specifica infatti che sarà l’ordine cronologico di presentazione delle domande a far fede e che l’emissione del voucher vincolerà le risorse disponibili fino a esaurimento fondi. A monitorare l’andamento dell’iniziativa sarà Invitalia, mentre il Mimit comunicherà ufficialmente la chiusura della campagna, quando i fondi saranno terminati.

I passaggi ancora mancanti

Prima dell’avvio ufficiale del nuovo bonus elettrodomestici – come accennato in apertura – serviranno uno o più decreti direttoriali del Mimit. Con questi verranno stabiliti tempi e la durata dell’iniziativa, modalità operative della piattaforma, criteri di verifica e controllo, gestione dei dati personali e linee guida sul funzionamento del voucher. Restano infine da chiarire le procedure per le vendite online e per i resi. In virtù di tutti questi aspetti ancora da definire, la partenza effettiva del bonus dovrebbe slittare a fine 2025.

Obblighi per i venditori

Anche i rivenditori fisici ed e-commerce, per partecipare alla misura, dovranno osservare alcune regole. In primis dovranno registrarsi sulla piattaforma informatica, indicando il codice ATECO compatibile con i beni acquistabili con il bonus e dimostrando l’iscrizione al portale RAEE, dedicato alla gestione dei rifiuti elettronici. Una volta inseriti nell’elenco ufficiale dei venditori accreditati sul sito del Mimit, gli esercenti potranno accettare i voucher dei clienti, quindi emettere fattura sulla quale dovrà comparire esclusivamente l’elettrodomestico oggetto della vendita scontata con indicazione del prezzo originario e del valore del contributo statale applicato, nonché dell’obbligo di smaltimento del vecchio elettrodomestico sostituito. Al termine del periodo di diritto di recesso, il commerciante potrà richiedere il rimborso tramite la piattaforma PagoPA, allegando la documentazione relativa alla vendita (che andrà conservata insieme ai dati riguardanti l’eventuale reso e il corretto avvio a riciclo dell’apparecchio rottamato).

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