La Ragioneria Generale dello Stato certifica un risultato straordinario per l’efficienza amministrativa italiana: le fatture commerciali vengono ora saldate in meno di 30 giorni. Un miglioramento senza precedenti nella gestione finanziaria pubblica e una conferma del trend virtuoso degli ultimi anni.
Tempo di pagamento PA: ritardi ridotti di oltre 10 giorni
I dati emersi dal monitoraggio del Dipartimento della Ragioneria Generale dello Stato delineano un quadro di eccellenza operativa che trasforma radicalmente la percezione dell’efficienza delle pubbliche amministrazioni italiane. Il tempo di pagamento delle PA ha raggiunto nel 2024 la soglia record di 29,6 giorni per le fatture commerciali. Attestandosi al di sotto del termine ordinario di 30 giorni previsto dalla normativa europea e nazionale.
Questa performance rappresenta il culmine di un percorso di miglioramento quinquennale che ha prodotto una riduzione complessiva di 13 giorni nel tempo medio di liquidazione delle fatture.
Inoltre, il tempo medio di ritardo ha registrato un miglioramento sostanziale di 10 giorni, configurando una trasformazione strutturale nei processi amministrativi. Il risultato appare ancora più significativo considerando che tutti i comparti delle pubbliche amministrazioni hanno contribuito a questo successo. Dimostrando una capacità di adeguamento sistemico e coordinato.
Debito commerciale in calo e più liquidità alle imprese
La progressiva ottimizzazione del tempo di pagamento delle PA ha generato effetti tangibili sulla sostenibilità finanziaria del sistema pubblico. Il debito commerciale complessivo ha subito una contrazione notevole, passando dai 31,2 miliardi di euro registrati al 31 dicembre 2018 ai 23,2 miliardi rilevati al termine del 2024. Questa riduzione di oltre 8 miliardi rappresenta una liberazione di risorse che si traduce in maggiore liquidità per il tessuto imprenditoriale nazionale.
Il volume delle transazioni gestite nell’anno 2024 testimonia l’ampiezza dell’impatto di questa trasformazione: 30,4 milioni di fatture per un valore complessivo di circa 207,2 miliardi di euro. L’importo effettivamente dovuto, depurato dalle componenti sospese e non liquidabili, ammonta a 198 miliardi di euro. A fronte di pagamenti realizzati per 189,85 miliardi entro marzo 2025. Questo corrisponde al 95,9% dell’importo totale dovuto, evidenziando un miglioramento rispetto al 95,3% registrato nel 2022 e confermando la crescente affidabilità del sistema di pagamenti pubblico.
Normativa e monitoraggio: il presidio della Ragioneria Generale dello Stato
Il quadro normativo di riferimento, stabilito dalla direttiva europea 2011/7/UE, impone alle pubbliche amministrazioni il rispetto del termine ordinario di 30 giorni per il saldamento delle fatture commerciali. Con estensioni specifiche per gli enti del servizio sanitario nazionale e per contratti di natura particolare, comunque entro il limite massimo di 60 giorni. Il conseguimento sistematico di un tempo di pagamento delle PA inferiore a tale soglia rappresenta un indicatore di eccellenza amministrativa con ricadute positive sull’intero sistema economico nazionale.
La Ragioneria Generale dello Stato ha consolidato il proprio ruolo di supervisione attraverso la Piattaforma dei Crediti Commerciali. Strumento tecnologico avanzato che consente il monitoraggio continuativo e la produzione di indicatori periodici sui tempi di pagamento e sulla stima del debito commerciale.
L’efficacia degli interventi normativi e amministrativi implementati negli anni, unitamente alle iniziative di sensibilizzazione rivolte alle amministrazioni, trova conferma nei risultati conseguiti. Configurando un modello di gestione finanziaria pubblica che può rappresentare un benchmark di riferimento a livello europeo.