La BCE ha stabilito nuove regole per ridurre i crediti deteriorati di lunga data delle banche di minori dimensioni. Gli istituti dovranno allinearsi alle procedure già previste per le banche più grandi.
La Banca Centrale Europea (BCE) ha pubblicato le linee guida con cui chiede alle piccole banche di accantonare maggiori riserve per prestiti non rimborsati.
Le istituzioni che gestiscono capitali più ridotti saranno tenute a ridurre l’esposizione ai crediti deteriorati di lunga data, uniformando le regole previste a carico di piccoli e grandi gruppi.
Crediti deteriorati: cosa prevedono i nuovi termini introdotti dalle nuove linee guida della BCE
In passato, le banche di dimensioni ridotte hanno potuto mantenere coperture meno elevate rispetto ai grandi istituti, assumendo così un grado di rischio maggiore nei propri bilanci.
I cosiddetti Non Performing Loans (NPL), aumentati nel tempo dall’1,7% al 2,3%, hanno portato la BCE ad adottare misure più stringenti anche nei confronti delle banche di minori dimensioni.
Quest’ultime avranno tempo fino al 31 dicembre 2028 per adattarsi alle nuove procedure che verranno avviate alla fine del 2025 e che riguarderanno i prestiti erogati precedentemente al 26 aprile 2019. Ogni anno, le autorità di vigilanza nazionali potranno scegliere quali banche sottoporre alle nuove disposizioni, valutando rischi e condizioni specifiche.
Quali saranno le conseguenze delle linee guida
L’applicazione delle linee guida porterà a maggiori accantonamenti, che nel tempo rafforzeranno la solidità patrimoniale delle banche.
Per raggiungere il risultato occorrerà potenziare gli strumenti a disposizione delle banche e fornire un’adeguata competenza specialistica agli addetti del settore. Oltre a questo, sarà necessario evitare sovrapposizioni fra norme europee, nazionali e contabili, uniformandole il più possibile.
Se da un lato la finalità è rafforzare la stabilità del sistema finanziario, dall’altro il risultato è un irrigidimento nei criteri di concessione del credito. Infine le banche dovranno tener conto dei maggiori costi che dovranno sostenere per allinearsi alle nuove regole, implementando i controlli interni e ampliando i piani di riduzione dei crediti deteriorati.