Banca Ifis completa l’acquisizione di illimity Bank e finalizza quella di Euclidea SIM, entrando nei servizi della gestione del risparmio con il brand Fürstenberg.
Banca Ifis ha completato l’offerta pubblica su illimity Bank raggiungendo il 92,5% del capitale. In corso la fase di sell-out e da settembre le azioni di illimity saranno revocate dalla quotazione. Anche considerando le nuove svalutazioni finanziarie di illimity relative al primo semestre 2025, la redditività sostenibile e la forza patrimoniale raggiunte da Banca Ifis negli ultimi anni le consentono di mantenere un profilo di rischio contenuto, una forte posizione di liquidità e un capitale solido.
Banca Ifis conferma le sinergie di costo e ricavo per circa 75 milioni di euro previste al momento dell’annuncio dell’OPAS. È stata avviata la revisione strategica degli asset di illimity e delle sue controllate per ridisegnare il perimetro del Gruppo con l’obiettivo di creare sempre più valore. Affidato a PwC il mandato per eseguire la due diligence su illimity richiesta da BCE.
“L’Opas su illimity Bank si è conclusa con grande successo, segnando una ulteriore tappa storica nel percorso di crescita di Banca Ifis. Abbiamo dato vita a un progetto industriale solido, che unisce due realtà innovative per costruire un gruppo bancario di riferimento al servizio dell’economia reale italiana. Affrontiamo questa fase del processo di integrazione, e le nuove evidenze finanziare emerse, potendo contare su una redditività sostenibile, una solida posizione patrimoniale e un profilo di rischio contenuto, frutto della gestione prudente e della strategia di sviluppo portata avanti con successo in questi anni. Il nostro obiettivo è chiaro: valorizzare al meglio gli asset del Gruppo, generare le sinergie che abbiamo indicato, e costruire una cultura aziendale moderna, aperta e inclusiva. La revisione strategica delle attività di illimity e delle sue controllate è già stata avviata, con l’obiettivo di progettare un nuovo perimetro industriale capace di creare valore per tutti. L’integrazione tra due realtà altamente complementari rappresenta un’ulteriore opportunità per rafforzare il nostro posizionamento competitivo, generare una elevata remunerazione per gli azionisti e contribuire in modo ancora più determinante al supporto dell’economia reale italiana, attraverso un credito sempre più di qualità”, ha dichiarato Ernesto Fürstenberg Fassio, Presidente di Banca Ifis.
Banca Ifis e l’acquisizione di illimity Bank Spa
Lunedì 28 luglio 2025 si è aperta la fase di sell-out relativa all’offerta pubblica di acquisto e scambio promossa da Banca Ifis sulla totalità delle azioni di illimity Bank S.p.A.. Tale fase, che si concluderà il prossimo venerdì 29 agosto 2025, è propedeutica al delisting della società, che Banca Ifis intende completare nel corso del mese di settembre 2025.
Al momento dell’avvio del sell-out, Banca Ifis deteneva sul mercato il 91,3% del capitale. Come comunicato al mercato lo scorso 22 luglio l’attuale Consiglio di Amministrazione ha messo il proprio mandato a disposizione della capogruppo Banca Ifis. Conseguentemente, il Consiglio ha convocato per il 25 settembre 2025 l’Assemblea ordinaria e straordinaria che sarà chiamata a deliberare sul rinnovo degli organi sociali, sulle modifiche statutarie necessarie all’ingresso di illimity nel Gruppo Banca Ifis e sul prospettato delisting della società.
Per Banca Ifis, l’acquisizione di illimity Bank rappresenta una significativa opportunità di crescita, sia a livello industriale che finanziario. Allo scorso 31 marzo 2025, il Gruppo illimity presentava un patrimonio netto del Gruppo pari a 893 milioni di euro. Tale somma, rapportata alla stima del prezzo finale di acquisto di illimity Bank, consentirebbe al Gruppo Banca Ifis di generare un gain on bargain purchase (badwill) che, al netto di ulteriori svalutazioni di illimity e del processo di allocazione del prezzo (PPA), sarà incluso quale provento nel conto economico consolidato dell’esercizio corrente. Secondo le evidenze a disposizione di Banca Ifis, il primo semestre 2025 di illimity Bank – l’ultimo a piena gestione dell’attuale Consiglio di Amministrazione – includerà svalutazioni dovute ad una analisi degli attivi della società. Tali svalutazioni potranno comunque essere compensate dallo spinoff di alcuni asset di illimity, considerati non strategici nell’evoluzione del modello di business della combined entity.
Coerentemente con le indicazioni ricevute dalla Banca Centrale Europea (BCE) e riportate nel comunicato stampa dello scorso 29 aprile 2025, Banca Ifis ha affidato ad apposita società del network PwC il mandato per eseguire la due diligence richiesta su illimity: questa sarà terminata entro dicembre 2025.
La Banca ha sollecitato illimity a analizzare senza indugio l’asset quality del suo portafoglio per allinearsi agli standard di settore. Inoltre, Banca Ifis ha già avviato un dettagliato piano di integrazione che include: i) la definizione del nuovo assetto organizzativo e della struttura di business, oltre che la valutazione delle piattaforme tecnologiche; ii) l’assessment quali-quantitativo del personale di illimity Bank a tutti i livelli, funzionale a soddisfare le esigenze della combined entity; iii) l’allineamento delle policy di bilancio con gli standard di Banca Ifis; iv) il presidio delle operation con l’obiettivo di aumentare l’efficienza, garantendo la continuità operativa e i più alti livelli di servizio; v) le iniziative di cross-selling sulle rispettive clientele per aumentare i ricavi.
La roadmap di integrazione porterà a realizzare le sinergie di costo e ricavo annunciate e quantificabili nell’ordine di circa 75 milioni di euro l’anno, prima delle imposte. Queste saranno rese possibili dall’incremento della produttività per cliente attualmente in carico a illimity Bank, che verrà arricchita con l’offerta ad alto valore aggiunto (factoring, leasing, rental) nella quale Banca Ifis è leader: tale implementazione dovrebbe portare a sinergie di ricavo stimate in 25 milioni di euro annui, prima delle imposte. Inoltre, Banca Ifis prevede che la complementarità di alcuni Settori di business (come, ad esempio, il Settore Npl) e l’integrazione delle strutture di governo e controllo consentiranno di sviluppare significative sinergie di costo, stimate in circa 50 milioni di euro annui, prima delle imposte. Una volta completata l’operazione di fusione per incorporazione, e in seguito alle operazioni richiamate, Banca Ifis si attende di mantenere un livello di CET1 pro-forma di circa il 14%.
Banca Ifis entra nella gestione risparmio con Euclidea SIM
In linea con i principi annunciati a inizio anno da Ernesto Fürstenberg Fassio – Amministratore Delegato di La Scogliera SA e Presidente di Banca Ifis – di sviluppare un’offerta distintiva e competitiva sia tecnologicamente sia come trasparenza ed efficienza dei costi, lunedì 28 luglio 2025 Banca Ifis ha firmato un accordo per rilevare il 100% delle azioni di Euclidea SIM S.p.A.. L’operazione rappresenta il primo passo di un più ampio progetto che prevede l’espansione dell’offerta alla sfera dei servizi di gestione del risparmio.
Euclidea SIM è una società di intermediazione mobiliare indipendente che offre servizi di analisi e gestione di portafogli. I gestori Euclidea, che vantano una lunga esperienza sul mercato, fondano le proprie scelte su un algoritmo di “fund ranking” proprietario basato su AI e Machine Learning per la selezione di fondi a gestione attiva e passiva basata su parametri oggettivi (e.g. costo e performance storiche). Grazie all’utilizzo della propria piattaforma digitale la SIM riesce così a offrire un servizio di gestioni di portafogli con un pricing trasparente e competitivo e performance storiche molto positive. Attualmente, la società gestisce una clientela prevalentemente concentrata nella fascia private: a fine 2024, la società gestiva circa 400 milioni di euro di masse per conto di oltre 2.000 clienti.
Facendo leva sulla propria storia e sul positivo track record di Euclidea, Banca Ifis potrà così anche allargare gli ambiti di dialogo con la clientela imprenditoriale, già servita nell’ambito del Settore Commercial & Corporate Banking, e fruire delle sinergie tra la Banca e la SIM affiancando al conto deposito Rendimax un servizio di risparmio gestito evoluto e digitale personalizzato. Nell’ambito dell’operazione, soggetta ai procedimenti autorizzativi e di vigilanza previsti dalla normativa in essere, Banca Ifis assorbirà il management e i dipendenti. L’impatto sul CET1 ratio del Gruppo Banca Ifis stimato è di circa -20bps.
(Fonte: comunicato stampa)