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Crisi di impresa

Codice della Crisi d’Impresa e dell’Insolvenza: cos’è e quali sono le novità introdotte

Il Codice della Crisi d’Impresa e dell’Insolvenza (CCII) è uno strumento messo a punto dal legislatore che consente alle imprese di anticipare lo stato di crisi, evitandone un progressivo aggravamento.

Nonostante la sua emanazione con il D.Lgs. n. 14/2019 del 12 gennaio 2019, il Codice della Crisi d’Impresa e dell’Insolvenza non è entrato in vigore nell’agosto del 2020, ma è divenuto efficace solo il 15 luglio 2022, con la pubblicazione del D.Lgs. n. 83/2022. Il ritardo di quasi due anni rispetto alla data prevista è principalmente imputabile alla crisi pandemica covid-19, ma anche ad alcuni interventi adottati per recepire la direttiva Insolvency 2017/1132 dettata dall’UE.

Le novità introdotte nel Codice della Crisi d’Impresa

In base alle novità introdotte dal Codice:

  • l’impresa viene dotata di adeguati assetti organizzativi necessari a rilevare in modo precoce lo stato di crisi (che il CCII definisce come “lo stato del debitore che rende probabile l’insolvenza e che si manifesta con l’inadeguatezza dei flussi di cassa prospettici a far fronte alle obbligazioni nei successivi dodici mesi”);
  • si rafforzano i sistemi di controllo interno predisposti a identificare le difficoltà economico-finanziarie come debiti per retribuzioni non versate, debiti verso fornitori, esposizioni verso banche e/o altri intermediari finanziari;
  • i creditori pubblici (Agenzia delle Entrate, INPS, INAIL) e le banche hanno obblighi di segnalazione in presenza di “segnali di allarme”;
  • il termine “fallimento” viene sostituito con “liquidazione giudiziale”, mantenendo però i tratti della procedura fallimentare;
  • si estendono gli “strumenti di regolazione della crisi e dell’insolvenza”, aggiungendo anche la convenzione moratoria, il piano di ristrutturazione soggetto ad omologazione, i piani di risanamento, gli accordi di ristrutturazione dei debiti e i concordati preventivi;
  • l’applicazione non viene limitata alla singola impresa, ma eventualmente estesa anche al “gruppo”, inteso come insieme di società che fanno capo ad un medesimo soggetto;

Codice della Crisi: i meccanismi premiali

Se è l’imprenditore in prima persona a segnalare lo stato di crisi all’OCRI (Organismo di composizione della Crisi di Impresa), sono previsti dei meccanismi premiali come la riduzione degli interessi e delle sanzioni e proroghe per il deposito di una proposta di concordato preventivo.

In caso di danni di piccola entità che portano l’impresa alla bancarotta semplice o fraudolenta, il soggetto può usufruire anche di benefici in ambito penale come la causa di non punibilità.

In presenza di reati di lieve entità, si cerca di favorire la ripresa dell’attività riducendo la sanzione penale a carico dell’imprenditore.

Il CCII sarà applicabile solo ai procedimenti giudiziari iniziati successivamente alla sua data di entrata in vigore; per tutti gli altri già pendenti resta valida la normativa previgente.

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