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Un italiano su 3 ancora non comprende l'inflazione

Un italiano su 3 ancora non comprende l’inflazione

L’inflazione è un concetto fondamentale per comprendere l’economia, ma nonostante ciò, un italiano su tre sembra non capirlo. Ci sono molte ragioni per questo, ma tre sono le principali: mancanza di educazione finanziaria, complessità del concetto e confusione con altri termini economici.

Le 3 ragioni principali

  1. Mancanza di educazione finanziaria: L’educazione finanziaria è un elemento chiave per comprendere l’inflazione e altri concetti economici importanti. Tuttavia, in Italia, non esiste una solida formazione finanziaria per i cittadini. Questo porta a una mancanza di comprensione su come funzionano i mercati e come l’inflazione influisca sui prezzi e sul potere d’acquisto del denaro.
  2. Complessità del concetto: L’inflazione è un concetto complesso e può essere difficile da comprendere per coloro che non hanno una solida comprensione dell’economia. In sintesi, l’inflazione si verifica quando c’è un aumento generalizzato dei prezzi dei beni e dei servizi, che riduce il potere d’acquisto del denaro. Tuttavia, questo processo è influenzato da molte variabili, tra cui la domanda e l’offerta, la crescita economica, la politica monetaria e fiscale, e molto altro ancora.
  3. Confusione con altri termini economici: Un ulteriore fattore che contribuisce alla mancanza di comprensione dell’inflazione è la confusione con altri termini economici come deflazione, iperinflazione e altri. La deflazione si verifica quando i prezzi dei beni e dei servizi tendono a scendere, mentre l’iperinflazione è una situazione in cui l’inflazione è estremamente elevata e incontrollabile. Queste condizioni possono essere confuse con l’inflazione, causando ulteriore confusione e difficoltà nella comprensione del concetto.

È importante che i cittadini siano educati su questi concetti fondamentali per poter prendere decisioni finanziarie informate e per capire come l’economia influisce sulla loro vita quotidiana.

La mancanza di educazione finanziaria

In molti paesi, l’educazione finanziaria è considerata una parte importante dell’educazione formale, con programmi integrati nei curricula scolastici e universitari. Tuttavia, in Italia, non esiste una solida formazione finanziaria per i cittadini. Questo porta a una mancanza di comprensione su come funzionano i mercati, e come l’inflazione influisca sui prezzi e sul potere d’acquisto del denaro.

La mancanza di educazione finanziaria può avere conseguenze negative sulla vita finanziaria delle persone. Ad esempio, senza una comprensione adeguata dell’inflazione, le persone potrebbero non essere in grado di valutare correttamente il loro potere d’acquisto e di prendere decisioni finanziarie informate come, ad esempio, la scelta di un investimento o l’impiego di risparmi.

Inoltre, la mancanza di educazione finanziaria può anche rendere le persone più vulnerabili a truffe e frodi finanziarie, poiché non hanno le conoscenze per riconoscere schemi sospetti e comportamenti fraudolenti.

Per ovviare a questo problema, sarebbe importante implementare programmi di educazione finanziaria formale in Italia, al fine di fornire ai cittadini le conoscenze e le competenze finanziarie di base necessarie per gestire in modo efficace le proprie finanze. Questi programmi potrebbero essere integrati nei curricula scolastici e universitari, e potrebbero anche essere disponibili per il pubblico in generale, attraverso corsi e workshop.

La complessità del concetto di inflazione

L’inflazione è un concetto economico complesso che descrive l’aumento dei prezzi dei beni e dei servizi a lungo termine. Può essere influenzato da molte variabili, tra cui la domanda e l’offerta di beni e servizi, la politica monetaria, il tasso di crescita economica, la disoccupazione e altri fattori macroeconomici.

A causa della sua complessità, molte persone potrebbero non comprendere appieno l’inflazione e come influisca sulla loro vita finanziaria quotidiana. Ad esempio, le persone potrebbero non comprendere che un tasso elevato di inflazione può ridurre il potere d’acquisto del denaro e che un tasso basso di inflazione può influire positivamente sulla stabilità economica.

Inoltre, molti mass media e fonti di informazione potrebbero presentare informazioni sul tasso di inflazione in modo poco chiaro e poco accessibile per il pubblico, rendendo ancora più difficile la comprensione del concetto.

Per ovviare a questo problema, sarebbe importante che i mass media e le fonti di informazione presentino informazioni sul tasso di inflazione in modo più semplice e accessibile per il pubblico, fornendo esempi concreti e facilmente comprensibili per illustrare come l’inflazione influisca sulla vita quotidiana delle persone.

Inoltre, sarebbe utile fornire maggiori risorse educative sul concetto di inflazione, come corsi e workshop, che aiutino a rendere l’argomento più accessibile e comprensibile per il pubblico.

La confusione con altri termini economici

C’è poi anche la confusione che potrebbe esserci tra il concetto di inflazione e altri termini economici simili, che potrebbero impedire la comprensione dell’inflazione da parte del pubblico.

Ad esempio, la deflazione, che descrive una riduzione dei prezzi dei beni e dei servizi a lungo termine, è spesso confusa con l’inflazione. La deflazione è un fenomeno meno comune dell’inflazione, ma può avere effetti significativi sulla stabilità economica, sulla crescita economica e sull’occupazione.

Anche il tasso di interesse è spesso confuso con l’inflazione. Il tasso di interesse è il prezzo del denaro, e descrive la quantità di denaro che un prestito comporta in termini di costo per l’utilizzatore. Anche se il tasso di interesse e l’inflazione sono interconnessi, sono due concetti distinti e potrebbero causare confusione se presentati insieme senza spiegazione sufficiente.

Inoltre, altri termini economici come la crescita del PIL, la disoccupazione e la politica monetaria potrebbero anche essere confusi con l’inflazione o essere interconnessi con essa.

Per ovviare a questa confusione, sarebbe importante che i mass media e le fonti di informazione presentino informazioni sul tasso di inflazione in modo più chiaro e preciso, evitando di confonderlo con altri termini economici. Inoltre, sarebbe utile fornire spiegazioni dettagliate su questi termini economici e sul loro rapporto con l’inflazione, in modo che il pubblico possa comprenderli meglio.

Il rapporto CONSOB sulle scelte di investimento delle famiglie italiane

Perché abbiamo evidenziato quanto appena detto? Perché il livello di conoscenze finanziarie in Italia è ancora un punto debole e continua a pesare sulle scelte di investimento degli italiani. Questo è quanto emerge dall’ottava edizione del rapporto sulle scelte di investimento delle famiglie presentato da Consob.

Il Rapporto 2022 si basa sull’indagine ‘L’approccio alla finanza e agli investimenti delle famiglie italiane’ somministrata nei mesi di giugno e luglio 2022 da GfK Italia a un campione rappresentativo degli investitori italiani, più sotto evidenziato.

Il Rapporto fornisce evidenze in merito a conoscenze finanziarie, attitudini e scelte finanziarie degli investitori italiani, anche al fine di cogliere eventuali profili di attenzione per la loro tutela.

Un punto di attenzione è la conoscenza del concetto di inflazione: sembra comprenderne gli effetti solo il 65% del campione (ed emergono divari significativi tra fasce di età, aree di residenza e fasce di reddito).

Tra gli investitori che nell’attuale contesto economico preferiscono detenere i propri risparmi in un conto corrente e tra quanti indicano l’inflazione tra i fattori di difficoltà nella gestione delle finanze personali, rispettivamente più di un terzo e circa un quarto non coglie l’impatto della crescita dei prezzi sul proprio potere di acquisto.

Il commento del presidente CONSOB Paolo Savona sull’inflazione

Nel presentare il Rapporto, anche il Presidente della CONSOB Paolo Savona ha calcato parecchio sulla problematica del concetto di inflazione e sulla sua (mancata) comprensione.

L’inflazione ha sempre legami con la quantità di moneta e questa con il finanziamento della spesa pubblica attraverso l’indebitamento statale: essa opera come una tassa occulta e iniqua violando il fondamento democratico della No taxation without representation.

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