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Stablecoin in euro: cos’è, come funziona e perché potrebbe essere una rivoluzione

Le stablecoin legate all’euro arriveranno sul mercato nel 2026 e cercheranno di contrastare il dominio delle criptovalute che vincolano il proprio valore a quello del dollaro.

Nove banche europee (tra cui le italiane Unicredit e Sella) hanno annunciato di aver formato un consorzio con l’obiettivo comune di emettere una nuova stablecoin in euro.
L’effettiva emissione è attesa tra circa un anno e, una volta disponibile, sarà l’alternativa europea al mercato delle stablecoin dominato dagli Stati Uniti.

Cosa sono le stablecoin

Le stablecoin sono un particolare tipo di criptovaluta che lega il proprio valore a quello di un altro bene stabile, come una valuta tradizionale (ad esempio il dollaro o l’euro) oppure una materia prima come l’oro.
Queste criptovalute, come spiega il nome stesso, sono per natura più stabili rispetto alle altre monete virtuali perché vengono emesse da società private che, per assicurarne la stabilità, hanno delle riserve economiche di pari valore.

Quali sono presenti sul mercato?

La stablecoin più diffusa è Tether che è legata al dollaro in un rapporto 1:1. Questo significa che se il dollaro aumenta il proprio valore lo aumenta anche Tether e se il valore del dollaro diminuisce, anche Tether si svaluta. Tether è oggi la stablecoin più utilizzata al mondo e viene impiegata soprattutto per rendere più stabili gli scambi nel mercato delle criptovalute.
Esistono altre cripto il cui valore è legato all’andamento dell’oro o di altri metalli preziosi, in attesa della nuova moneta virtuale legata all’euro.
Allo stato attuale l’intero mercato delle stablecoin vale circa 260 milioni di dollari.

Stablecoin in euro

Le nove banche europee che nel corso del 2026 daranno vita alla valuta virtuale legata all’euro hanno l’obiettivo di rafforzare l’autonomia europea nei pagamenti digitali. L’ambizione di avere una stablecoin tutta europea è una risposta alla politica di Donald Trump che invece punta su quelle americane per rafforzare il dominio del dollaro come moneta globale.
Il Genius Act, approvato durante l’estate dagli Stati Uniti, ha dato una forte spinta alla crescita delle monete virtuali legate al dollaro che solo nel 2025 sono cresciute di oltre il 40%.
La risposta delle istituzioni europee deve essere decisa per potersi ritagliare uno spazio in un mercato che allo stato attuale è incentrato sul dollaro.

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