Merito creditizio, prevenzione di frodi e RegTech: i benefici dell’AI nel mondo finanziario

L’intelligenza artificiale non è una novità per il mondo finanziario, ma oggi il suo impatto sul mercato del credito è sempre più rilevante. Luca Chiodaroli, Partner di PwC Italia, ha parlato dei benefici dell’AI alle telecamere di CreditNews, in occasione della CreditWeek 2025.

Chiodaroli ha sottolineato come l’intelligenza artificiale stia apportando vantaggi significativi in vari ambiti, dalla valutazione del merito creditizio al monitoraggio del rischio, dalla prevenzione delle frodi all’automazione dei processi di credit underwriting.

In particolare, l’automazione consente di gestire volumi maggiori con le stesse risorse, riducendo errori e sostituendo attività a basso valore con soluzioni digitali. Nei processi di underwriting, l’AI è utile sin dalle prime fasi: chatbot e assistenti digitali raccolgono la documentazione, la analizzano ed elaborano report utili per la decisione finale.

Anche la valutazione del merito creditizio è più precisa grazie all’uso di dati alternativi come lo storico dei pagamenti e i comportamenti online o sui social. Questo permette di offrire credito anche a soggetti tradizionalmente esclusi, come i giovani o le partite IVA senza storico bancario.

Chiodaroli ricorda, comunque, l’importanza di gestire i rischi legati ai bias algoritmici, all’attendibilità dei dati e alla tutela della privacy. Se gestiti correttamente, i vantaggi sono enormi.

Infine, l’AI ha un ruolo chiave anche nella RegTech, cioè nell’uso della tecnologia per garantire la conformità normativa. L’AI aiuta a monitorare i cambiamenti regolatori, valutarne l’impatto e aggiornare tempestivamente le procedure interne delle banche, riducendo tempi e costi in un contesto altamente regolamentato.

(Contenuto realizzato in collaborazione con PwC)

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