In un contesto economico sempre più digitalizzato, la prevenzione delle frodi documentali è diventata una priorità per istituti di credito, fintech e aziende che operano nel settore del credito. Ma come la tecnologia può aiutare nell’attività di antifrode documentale?
Antifrode documentale: il ruolo della tecnologia
Nel mondo del credito digitale, dove rapidità e automazione sono ormai la norma, le frodi documentali rappresentano una delle minacce più insidiose. Documenti contraffatti, identità rubate, falsificazioni digitali: se i rischi evolvono devono farlo anche gli strumenti di difesa.
La battaglia contro le frodi documentali si gioca, infatti, sul campo dell’innovazione. E non basta adottare la tecnologia: occorre anche saperla usare in modo consapevole e strategico.
Ne abbiamo parlato con Daniele Giuliani, CEO di Genio Diligence, realtà specializzata nello sviluppo di soluzioni tecnologiche per la verifica documentale e la gestione del rischio.
Quanto è diffuso oggi il fenomeno delle frodi documentali nel credito e quali sono quelle più comuni?
Le frodi documentali sono un fenomeno in forte crescita, accelerato dalla digitalizzazione del credito. In particolare, con l’aumento esponenziale del Digital Lending — che ha raggiunto 18,8 miliardi di euro nel 2024 e si prevede rappresenterà il 30% del mercato entro il 2029 — si amplificano i rischi di frode. Le tipologie più comuni sono l’uso fraudolento dell’identità per ottenere credito e la presentazione di informazioni false nella richiesta di finanziamenti.
Come la tecnologia può essere la risposta a questa minaccia e quali strumenti vengono utilizzati per contrastare questo fenomeno?
Tecnologie come intelligenza artificiale, machine learning e OCR permettono di automatizzare il controllo dei documenti e di identificare anomalie in tempo reale, migliorando l’efficienza e l’affidabilità della verifica. Inoltre, l’integrazione di soluzioni biometriche rafforza la protezione contro il furto d’identità, un elemento sempre più importante in un contesto dove l’uso del mobile banking è passato al 60% della clientela e si prevede raggiungerà l’80% entro il 2029.
Può farci qualche esempio pratico?
L’automazione dei processi di verifica documentale e di validazione dell’identità è un elemento imprescindibile per rendere il credito digitale più sicuro ed efficiente. Genio Diligence fornisce soluzioni come il controllo dell’IBAN tramite PSD2 e l’autenticazione tramite SPID/CIE/Face match, che consentono di integrare rapidamente l’identificazione del cliente nei flussi di onboarding digitale, diventati centrali nello sviluppo del Digital Lending. Utilizzando tecnologie avanzate basate sull’AI per rilevare anomalie e tentativi di frode, ottimizziamo i tempi e garantiamo l’affidabilità delle verifiche. Grazie a questi strumenti, processi come l’onboarding e la concessione del credito possono avvenire completamente online, con tempi di approvazione ridotti a pochi minuti per i prestiti personali fully digital.
Quanto queste tecnologie sono già diffuse in Italia e abitualmente usate?
In Italia l’adozione è in forte crescita nel digital lending e nei prestiti personali, dove i processi fully digital consentono di gestire la domanda, la verifica e l’approvazione in tempi record. Tuttavia, nei prodotti più complessi come i mutui, la transizione digitale è più lenta, con un incremento annuo delle erogazioni digitali pari al 18% tra il 2019 e il 2024, anche a causa della preferenza di molti clienti senior per i canali bancari tradizionali. Per affrontare questa sfida, Genio Diligence ha sviluppato una piattaforma, già in uso dal 2023 per Crédit Agricole, che semplifica e velocizza l’intero processo di onboarding del cliente mutuo, contribuendo così a rendere più efficienti e accessibili anche i servizi legati ai mutui.
Quali sono gli eventuali ostacoli o rischi al loro utilizzo?
Le principali criticità sono legate all’integrazione delle nuove tecnologie nei sistemi esistenti, alla protezione dei dati personali e alla fiducia dei clienti, principalmente nei segmenti più senior. Anche il bias algoritmico è un punto critico, poiché dati non rappresentativi possono causare valutazioni distorte, soprattutto nel credito. Per mitigarne i rischi, è fondamentale usare dati bilanciati e inclusivi e adottare processi di validazione per rilevare e correggere anomalie. Soluzioni modulari, personalizzabili, integrabili con i sistemi banca – Tool Mutui, Workflow-Bom, PEF – come quelle di Genio Diligence aiutano a superare questi ostacoli, garantendo facilità di implementazione e piena conformità normativa.
Guardando al futuro, quali sviluppi possiamo aspettarci?
In prospettiva si assisterà a un’ulteriore evoluzione verso sistemi predittivi basati su AI, biometria avanzata e automazione totale dei processi di credito. L’obiettivo sarà anticipare le frodi, migliorare ulteriormente i tempi di approvazione e consolidare la fiducia nel credito digitale, in un mercato destinato a raggiungere oltre 44 miliardi di euro entro il 2029. La sfida principale è integrare sostenibilità economica e innovazione tecnologica in modo responsabile, garantendo che automazione e dati promuovano l’inclusione. Come azienda, è importante supportare i clienti offrendo soluzioni che coniughino progresso tecnologico e valori ESG per un futuro equo e sostenibile.
(Contenuto realizzato in collaborazione con Genio Diligence)