Oltre la metà delle imprese italiane subisce regolarmente ritardi nei pagamenti, con conseguenze dirette sulla liquidità e sulla capacità di investimento. Gestire i crediti commerciali, quindi, non è più solo un aspetto amministrativo, ma una vera e propria priorità strategica.
Perché assicurare i crediti commerciali è una scelta strategica
Concedere pagamenti a 30, 60 o 90 giorni equivale a finanziare chi compra. Se il saldo non arriva, non si perde soltanto fatturato: si interrompe il cash flow, si rinviano investimenti, aumentano i costi di gestione e cresce la pressione verso banche e fornitori. Nei casi peggiori, significa bloccare progetti già avviati o dover ricorrere a finanziamenti onerosi.
Per ridurre questi rischi esiste l’assicurazione del credito, una soluzione che consente di trasferire parte delle conseguenze economiche di un insoluto a una compagnia specializzata.
Come funziona davvero l’assicurazione del credito
Il funzionamento di una polizza assicurativa è piuttosto semplice.
I clienti vengono analizzati dall’assicuratore, che assegna un grado di rischio e stabilisce un limite massimo di esposizione. L’impresa paga un premio proporzionato al volume di crediti coperti e, se si verifica un mancato pagamento, riceve un indennizzo che in alcuni casi può arrivare fino al 100% del credito garantito.
In parallelo, molte compagnie offrono anche il servizio di recupero crediti, riducendo tempi e costi per l’azienda.
I vantaggi della polizza: non solo indennizzo ma anche prevenzione
Un aspetto meno conosciuto è che l’assicurazione del credito non si limita a rimborsare dopo un insoluto. Le compagnie monitorano in modo costante l’affidabilità dei clienti coperti, offrendo all’impresa un vero e proprio radar sul rischio.
Questo significa poter decidere con maggiore consapevolezza prima di emettere una fattura, rivedere le condizioni di pagamento quando necessario e persino usare la polizza come leva commerciale per consolidare rapporti con i clienti o per entrare in nuovi mercati.
Quando conviene adottare un’assicurazione del credito
Non tutte le aziende hanno lo stesso grado di esposizione, ma ci sono contesti in cui la polizza può fare davvero la differenza. È particolarmente indicata per imprese che lavorano con pochi clienti chiave, dove un singolo insoluto avrebbe un impatto rilevante. Lo stesso vale per le aziende esportatrici, spesso esposte a normative diverse e instabilità politica, o per le realtà in forte crescita che vedono aumentare rapidamente i volumi e quindi la vulnerabilità. Anche nei settori ciclici o soggetti a improvvisi shock di mercato, una copertura assicurativa diventa uno strumento prezioso di stabilità.
Tipologie di polizze disponibili: quale scegliere?
Le formule disponibili sul mercato sono diverse e consentono di adattare la copertura al proprio modello di business:
- Copertura a portafoglio: protegge un insieme ampio di clienti, ideale per chi gestisce volumi diffusi e vuole stabilità complessiva.
- Copertura selettiva: riguarda comesse o singoli clienti selezionati dall’impresa, utile quando il rischio è concentrato su determinati nominativi, o per chi cerca flessibilità in ottica di crescità.
- Top-up: integra la capacità concessa da un primo assicuratore su clienti parzialmente coperti.
- Single risk: pensata per operazioni rilevanti e circoscritte, spesso legate a commesse estere.
Costi e limiti: cosa valutare prima di firmare
Come ogni strumento, anche l’assicurazione del credito ha dei limiti. Alcune fatture possono restare escluse, i tempi di liquidazione sono variabili da una polizza all’altra e in alcuni casi la presenza di franchigie e il costo del premio incidono sui margini aziendali.
Per questo motivo è importante valutare attentamente il rapporto tra benefici e spese: la domanda chiave non è tanto quanto costa, ma quanto mi fa risparmiare in stabilità e serenità nella gestione quotidiana del business.
Integrare l’assicurazione del credito nella gestione aziendale
La polizza diventa ancora più efficace se inserita in una strategia di gestione del rischio più ampia. È utile affiancarla a contratti chiari e completi, a un’analisi preventiva dei clienti con strumenti di scoring e monitoraggio, e a procedure interne ben definite per affrontare eventuali insoluti.
Conclusioni: un investimento per proteggere il cash flow e crescere
L’assicurazione del credito non elimina del tutto il rischio, ma lo rende gestibile. Significa poter accettare nuove commesse, anche da clienti internazionali, senza temere che un mancato pagamento comprometta la continuità operativa.
In un contesto in cui i ritardi nei pagamenti sono una delle principali cause di difficoltà finanziarie, la polizza rappresenta non solo uno scudo, ma anche un acceleratore di crescita. Per molte imprese, valutare questo strumento equivale a investire nella stabilità e nella competitività di lungo periodo.
(Contenuto realizzato in collaborazione con Pouey International)





