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Aste immobiliari

Aste immobiliari: nel primo quadrimestre del 2023 diminuiscono del 18%

Rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, le vendite delle aste immobiliari del primo quadrimestre 2023 risultano in calo del 18%. Il numero di vendite all’incanto più alto si contano in Lombardia e a Roma.

Le vendite all’asta nel primo quadrimestre del 2023 sono in calo del 18% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. I dati, provenienti da Cherry Brick, che monitora le opportunità di investimento tra gli immobili all’asta, mostrano che i tentativi d’asta avvenuti in questo arco temporale definito hanno coinvolto 56.500 immobili.

Il valore complessivo dell’offerta minima di partenza, pari a circa i 9 miliardi di euro, è coerente con il 30% in meno di fallimenti segnalati dall’osservatorio di Cherry Sea sui procedimenti registrati nei tribunali in Italia.

Alcuni dati sulle aste del primo quadrimestre del 2023

Tra gennaio e aprile i tentativi d’asta hanno riguardato:

  • il 56% di immobili di tipo residenziale;
  • il 20% di immobili in ambito commerciale;
  • il 4% di immobili di tipo industriale.

Le Regione italiana in cui si è tenuto il maggior numero di aste è la Lombardia con 7.477 immobili all’incanto, pari al 13% del totale a livello nazionale. Ultima in classica è invece la Valle d’Aosta con soli 137 tentativi di vendite.

Le aste si svolgono soprattutto nel Nord Ovest, nel Sud e nel Centro Italia, dove complessivamente si conta il 71% del totale. La città in cui si concentra il maggior numero di tentativi, pari a 1.665 e al 3% dell’intera nazione, è invece Roma, dove si registra anche il numero più elevato di aste gestito dai Tribunali. Rispetto al periodo considerato, quest’anno, con un calo delle vendite del 39%, è Milano la città più colpita.

Qual è la media della base d’asta?

In linea con l’ultimo quadrimestre dello scorso 2022, e in calo del 4% rispetto al primo, la base d’asta media delle vendite è del valore di 159.000 euro. A diminuire è stato il valore medio degli impianti sportivi, che dai 639.000 del primo quadrimestre del 2022 è sceso a 475.000 euro. Decrescono anche il valore medio di base d’asta degli immobili industriali (-3%) e degli immobili residenziali (9%). Al contrario, cresce fino ad arrivare a 179.000 euro quello degli immobili commerciali, facendo registrare un +4% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.

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