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Aumentano di un miliardo i crediti deteriorati di mutui e prestiti

Negli ultimi tre mesi, il valore dei crediti deteriorati relativi alle rate non pagate di mutui e prestiti è aumentato del 13,55%

Gli effetti della crisi sanitaria, e a seguire il conflitto in Ucraina, hanno messo in grave difficolta centinaia di migliaia di famiglie italiane. Di fronte al rincaro energetico, all’aumento dei prezzi dei beni di prima necessità e in alcuni casi alla perdita del lavoro, molte famiglie non sono riuscite a pagare le rate del mutuo. Negli ultimi 12 mesi, infatti, le sofferenze bancarie riconducibili a privati e famiglie sono aumentate di circa un miliardo di euro. È quanto emerso da una recente indagine di Fabi (Federazione autonoma bancari italiani) sulla situazione dei pagamenti di mutui e prestiti.

Secondo il report, a febbraio 2022 il valore complessivo dei crediti deteriorati relativi ai mancati pagamenti di mutui e prestiti ammontava a circa 12,3 miliardi di euro, in crescita del 7,04% rispetto a febbraio 2021 (pari a 804 milioni). Se si considerano soltanto gli ultimi tre mesi, ossia da novembre 2021 a febbraio 2022, l’incremento dei crediti deteriorati è stato del 13,55%, pari a un miliardo e 476 milioni di euro. Di pari passo con le rate in arretrato sono aumentati anche i nuovi mutui erogati dalle banche. Tra febbraio 2021 e febbraio 2022 il credito finalizzato all’acquisto di una casa è aumentato del 4,69% perraggiungere un valore complessivo di 411,8 miliardi circa.

La fotografia scattata da Fabi evidenzia un cambio di tendenza in merito ai crediti non performing di famiglie e privati. Negli ultimi 6 anni, infatti, il valore delle sofferenze bancarie relative a mutui e prestiti non pagati stava progressivamente diminuendo. A dicembre 2016, l’ammontare complessivo dei crediti deteriorati era di circa 37,1 miliardi, per scendere fino a 10,8 miliardi a novembre 2021 e, infine, risalire e superare i 12 miliardi nei primi mesi del 2022.

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