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Banche, i crediti Utp pesano per circa 100 miliardi

Gli ulikely to pay rappresentano la nuova frontiera dei crediti problematici: da Mps a Cariparma a Intesa Sanpaolo, tutte le operazioni di mercato

Le banche italiane si stanno concentrando sui crediti Utp, le inadempienze probabili, che ad oggi rappresentano la nuova frontiera delle sofferenze bancarie. Attualmente in Italia, lo stock di crediti problematici ha raggiunto i 280 miliardi di euro lordi, con un incidenza del 14%  sui crediti totali. Di questi, circa 100 miliardi sono unlikely to pay.
Tuttavia, l’approccio verso gli Utp è differente rispetto ai non performing: infatti si stanno affacciando sul mercato player che si sono attrezzati di conseguenza, costituendo team specializzati per questo tipo di crediti. I compratori sono grandi fondi internazionali come Bain Capital, Cerberus e York, oppure banche internazionali come Deutsche Bank e Jp Morgan, ma anche altri gruppi come ad esempio Dobank. La peculiarità principale per gli unlikely to pay consiste nel fatto che si tratta di un credito sostanzialmente vivo e che verosimilmente potrebbe tornare performante, quindi il confronto con il creditore deve rimanere costantemente aperto.
Al momento, molte banche italiane stanno lavorando per ripulire i loro bilanci dei crediti Utp, da Montepaschi a Intesa Sanpaolo, da Cariparma fino a Carige. Proprio nei giorni scorsi Mps ha annunciato un’operazione compresa tra i 300 e i 400 milioni di euro di unlikely to pay, consistente di una dozzina di posizioni. L’istituto senese sta anche lavorando su un progetto di smaltimento dei crediti deteriorati in leasing che prevede due opzioni: la cessione della controllata Mps Leasing & Factoring (dotata di licenza bancaria) oppure la dismissione di un pacchetto di crediti deteriorati in leasing e Utp per un valore di oltre due miliardi di euro. Se Montepaschi decidesse di percorrere questa seconda strada il portafoglio potrebbe essere allargato rispetto alle ipotesi iniziali e superare i due miliardi.
Di recente inoltre si è conclusa la vendita di circa 450 milioni di Utp, in parte garantiti da immobili, da parte di Cariparma al fondo Usa Bain Capital Credit. Al momento Carige procede a ritmo serrato nella vendita di circa 1,5 miliardi di inadempienze probabili, suddivise per un terzo nello shipping, per un terzo ancora nel real estate e su progetti immobiliari e per la parte restante sul settore industriale. Infine, è in corso anche l’asta per circa 250 milioni di ulikely to pay da parte di Intesa Sanpaolo.

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