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Credito: insolvenze aziendali in crescita in tutta Europa

Il valore relativo ai ritardi di pagamento equivale al 56% del valore totale delle fatture emesse: 3 aziende su 5 hanno fatto ricorso a un’assicurazione sul credito

Atradius ha recentemente pubblicato uno studio circa i comportamenti di pagamento tra le aziende a livello globale. Il sondaggio, condotto nel terzo trimestre del 2021, ha coinvolto 13 paesi europei, Italia compresa, Asia e Nord America. Dal sondaggio è emerso che la percentuale di fatture insolute alla scadenza continua a crescere, in termini di valore, in tutta Europa. Nello specifico, per quanto riguarda l’Italia, il dato relativo ai ritardi di pagamento su operazioni commerciali tra le aziende si attesta al 56% del valore totale delle fatture emesse, poco sopra la media europea del 53%.Per quanto riguarda, invece, i crediti inesigibili sul valore complessivo delle fatture, essi sono sostanzialmente in linea con quanto rilevato a livello europeo (10%).

Dallo studio è emerso, inoltre, che 3 aziende italiane su 5 hanno fatto ricorso a un’assicurazione sul credito per proteggere i flussi di cassa della propria attività. Questo approccio ha permesso alle aziende di mitigare gli impatti negativi del rischio di credito commerciale sui tempi medi d’incasso delle fatture. Viceversa, le aziende che non si sono assicurate, hanno rilevato un aumento di tempi, costi e risorse per l’incasso delle fatture insolute.

Nel 2022, tre quarti delle aziende prevede di mantenere l’attuale approccio per quanto riguarda la gestione del rischio di credito commerciale. Il 46% prevede di ricorrere al credito commerciale con la stessa frequenza, mentre il 25% prevede di concedere dilazioni di pagamento più lunghe ai propri clienti. Il 70% delle aziende prevede una crescita del business per l’anno prossimo.

“Nonostante larga parte del tessuto economico-produttivo italiano si sia mostrato in questi anni resiliente nel saper fronteggiare la crisi pandemica, la messa in campo di ulteriori misure a supporto delle PMI, in tema di investimenti e agevolazioni di accesso a fonti esterne di finanziamento, è un chiaro segnale della necessità di un ulteriore sforzo per il 2022” ha dichiarato Massimo Mancini, Country Director di Atradius per l’Italia. “Questo non può che trovare il suo logico corollario in una maggiore consapevolezza da parte delle aziende, rafforzata dall’esperienza della pandemia, verso la protezione del business dal rischio di insolvenza dei clienti. Solo così si potrà parlare di ripresa, prima di tutto sostenibile, ma ancor più importante di lungo periodo”.

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