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DDL Capitali: cosa prevede?

DDL Capitali: cosa prevede?

Il Senato ha approvato il DDL Capitali, concernente interventi a sostegno della competitività dei capitali, e e delega al Governo per la riforma organica delle disposizioni in materia di mercati dei capitali

Cos’è il DDL Capitali?

Per la precisione, come riporta il testo approvato dal Senato (scaricabile qui), Il cosiddetto DDL Capitali approva “Interventi a sostegno della competitività dei capitali e delega al Governo per la riforma organica delle disposizioni in materia di mercati dei capitali recate dal testo unico di cui al decreto legislativo 24 febbraio 1998, n.58, e delle disposizioni in materia di società di capitali contenute nel codice civile applicabili anche agli emittenti”.

Il testo del DDL Capitali, nella versione approvata dal Senato, si compone di 27 articoli che trattano i seguenti temi:

  • offerta fuori sede ex art. 30 TUF
  • estensione della definizione della categoria di PMI quotate
  • dematerializzazione di quote di PMI
  • riforma della disciplina degli emittenti strumenti finanziari diffusi
  • estensione alle società con azioni su MTF della possibilità di redigere il bilancio secondo i princìpi contabili internazionali
  • disposizioni in materia di flottante
  • sottoscrizioni di obbligazioni emesse da SpA e di titoli di debito emessi da Srl
  • semplificazione delle procedure di ammissione alla quotazione
  • approvazione del prospetto e responsabilità del collocatore
  • abrogazione della segnalazione di operazioni eseguite da azionisti di controllo
  • svolgimento delle assemblee delle società per azioni quotate
  • lista del CdA delle quotate
  • voto plurimo e voto maggiorato
  • enti previdenziali privati e privatizzati
  • semplificazione del regime di vigilanza di Sicav e Sicaf eterogestite
  • rappresentanza per il voto in assemblea
  • limite all’attivo di banche popolari
  • delega al Governo per la riforma organica del TUF e del codice civile per quanto attiene rispettivamente le disposizioni in materia di mercati dei capitali e sulle società di capitali applicabili anche agli emittenti
  • risarcimento del danno per mancata vigilanza da parte delle Autorità preposte
  • incompatibilità per componenti e dirigenti di Consob, Banca d’Italia e IVASS
  • contrasto alla pubblicità di soggetti non autorizzati
  • poteri sanzionatori Consob
  • requisiti dei promotori finanziari
  • educazione finanziaria
  • Patrimonio Destinato

Il dettaglio del DDL Capitali

Il DDL Capitali in Italia, approvato dal Senato il 24 ottobre 2023, è un disegno di legge che ha lo scopo di modernizzare e rendere più efficienti i mercati dei capitali italiani. Il testo del DDL è composto da 27 articoli, come ricordato prima, che a loro volta possono essere raggruppati in quattro macro-aree:

  • Miglioramento del contesto normativo e regolatorio
  • Sostegno alle piccole e medie imprese
  • Innovazione e internazionalizzazione
  • Tutela degli investitori

Miglioramento del contesto normativo e regolatorio

Il DDL introduce una serie di modifiche al quadro normativo e regolatorio dei mercati dei capitali italiani, con l’obiettivo di renderlo più moderno e competitivo. Tra le principali novità si possono ricordare:

  • L’introduzione di un nuovo regime di autorizzazione per gli intermediari finanziari, che sarà basato su un approccio “piattaforma unica”.
  • La riforma del sistema di vigilanza sui mercati dei capitali, che sarà affidata alla Consob e alla Banca d’Italia.
  • La creazione di un nuovo organo di vigilanza sui mercati dei capitali alternativi, che sarà affidato a un organismo indipendente.

Sostegno alle piccole e medie imprese

Il DDL prevede una serie di misure volte a sostenere le piccole e medie imprese nell’accesso ai mercati dei capitali. Tra le principali novità si possono ricordare:

  • L’introduzione di un nuovo strumento di finanziamento per le PMI, il cosiddetto “minibond”.
  • La semplificazione delle procedure per l’ammissione delle PMI alle negoziazioni sui mercati regolamentati.
  • La promozione dell’emissione di obbligazioni sociali e sostenibili da parte delle PMI.

Innovazione e internazionalizzazione

Il DDL prevede una serie di misure volte a promuovere l’innovazione e l’internazionalizzazione dei mercati dei capitali italiani. Tra le principali novità si possono ricordare:

  • L’introduzione di un nuovo regime di autorizzazione per gli operatori di mercato alternativi, che sarà basato su un approccio “piattaforma unica”.
  • La promozione dello sviluppo dei mercati dei capitali alternativi, quali i mercati telematici di negoziazione (MTF).
  • La facilitazione dell’accesso dei soggetti non residenti ai mercati dei capitali italiani.

Tutela degli investitori

Il DDL prevede una serie di misure volte a rafforzare la tutela degli investitori. Tra le principali novità si possono ricordare:

  • L’introduzione di un nuovo regime di responsabilità degli intermediari finanziari, che sarà basato sul principio del “know your customer”.
  • La promozione della trasparenza e dell’informazione nei mercati dei capitali.
  • La rafforzamento dei diritti degli investitori, quali il diritto di accesso alle informazioni e il diritto di recesso.

Il DDL Capitali in Italia è un disegno di legge complesso e articolato, che ha il potenziale di apportare significative modifiche al sistema dei mercati dei capitali italiani. Il testo del DDL è stato approvato dal Senato, ma dovrà ancora essere approvato dalla Camera dei Deputati per diventare definitivamente legge dello Stato.

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