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DebtScreening: un’approfondita analisi sui soggetti debitori

Il rapporto sui comportamenti del debitore nel 2018 si sdoppia, analizzando il profilo e le caratteristiche di persone fisiche e giuridiche nel 2017.
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E’ giunto alla quinta edizione il DebtScreening, analisi quantitativa sui soggetti debitori, relativa ai dati del 2017, grazie all’attività di Abbrevia, tra le principali società specializzate in Indagini per il recupero del credito operante in tutta Italia. Come ogni anno lo studio prende come campione rintracci e ricerche anagrafiche e patrimoniali su tutto il territorio nazionale, grazie alla collaborazione con importanti Istituti di credito, Utilities, Professionisti ed Aziende.
La novità del 2018 è la suddivisione dello studio in due sezioni. La prima segue le precedenti edizioni ed analizza il profilo del debitore “persona fisica” prendendo in considerazione i dati demografici, quelli relativi alla reperibilità, il tasso di occupazione e l’eventuale posizione lavorativa dei soggetti, la loro situazione economico-patrimoniale e gli eventi negativi riscontrati. La seconda sezione è invece dedicata alle “persone giuridiche” sulle quali l’analisi viene approfondita a seconda della ragione sociale per inquadrare il livello di rischiosità delle imprese debitrici e le loro caratteristiche.
L’analisi sui privati fotografa demograficamente il Debitore “tipo” come Uomo (67%) ed over 40 (79%).  Altro dato interessante è quello relativo alla reperibilità con l’89% dei soggetti che risultano essere reperibili ad un primo contatto. Lo studio entra poi nell’analisi patrimoniale partendo dall’occupazione dei soggetti (77% di occupati) e la suddivisione per tipo di professione per poi valutare i beni intestati. Si conferma il conto corrente il bene più pignorabile con il 78% di presenza, seguito dai veicoli al 60% e gli immobili al 44%. Ultimo dato è quello relativo agli eventi negativi che vede solo 1/5 del campione di debitori con in capo protesti mentre i pregiudizievoli su proprietari di immobili salgono al 31%.
La seconda parte del DebtScreening si concentra quindi sulle Persone Giuridiche suddividendo inizialmente le imprese per ragione sociale, con le Ditte individuali che vanno a rappresentare il soggetto più rischioso con il 42,6%. Dal punto di vista della reperibilità il fattore tempo diventa decisivo soprattutto sulle “Società” che fanno riscontrare un 49% di soggetti reperibili. Da questi dati, che sottolineano l’importanza di agire prontamente ad un insoluto, si sviluppa l’analisi patrimoniale che vede sostanziali differenze tra le società reperibili e non reperibili. Partendo dai Conti correnti vediamo come la percentuale di presenza nei primi sia dell’85% contro il 25% delle seconde; stesse differenze si riscontrano per Veicoli (62% vs 39%) ed Immobili (33% vs 15%). L’analisi si chiude con gli eventi negativi che vede i protesti al 35%, le pregiudizievoli all’11% (che salgono al 34% sulle aziende con immobili intestati) e le procedure concorsuali al 13%.”
Per maggiori dettagli e approfondimenti è possibile scaricare il DebtScreening Completo.
A cura della Redazione
© Riproduzione riservata

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