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Le banche più solide d’Europa: Italia e Spagna in testa, Germania in affanno

Gli stress test condotti da Eba e Bce sui bilanci 2024 ridisegnano la mappa delle banche più solide d’Europa. A emergere sono gli istituti del Sud, con Italia e Spagna in prima linea. Germania e Francia arretrano, più esposte a leva finanziaria e rischi geopolitici.

Banche più solide: gli stress test Eba-Bce premiano gli istituti del Sud Europa

Secondo i risultati degli stress test condotti sui bilanci 2024 dalla European Banking Authority e dalla Banca centrale europea, le banche europee sarebbero in grado di reggere l’urto di una grave recessione innescata da un’escalation geopolitica o da un’ondata protezionistica globale. Le analisi hanno preso in considerazione uno scenario avverso caratterizzato da recessione simultanea nell’Unione europea e in altre economie avanzate, con conseguenze generate dall’aumento dei dazi, dai conflitti in Ucraina e Medio Oriente e dal caos internazionale legato all’amministrazione Trump.

Il capitale di migliore qualità (Cet1) passerebbe dal 15,8% del 2024 al 12,1% nello scenario più pessimistico, con una riduzione di 3,7 punti percentuali, meno marcata rispetto al calo di 4,59 punti registrato due anni fa. Nessuna banca violerebbe i requisiti patrimoniali fissati dall’Eba, segnale che il sistema europeo è oggi più robusto rispetto al passato. La Bce, in parallelo, conferma che l’assorbimento di capitale in condizioni avverse sarebbe contenuto grazie alla maggiore generazione di utili favorita dai tassi d’interesse elevati e dalla stabilità degli attivi.

Italia e Spagna trainano la redditività bancaria europea

Gli stress test evidenziano differenze significative tra i sistemi bancari nazionali. Le banche italiane, dopo un decennio di ricapitalizzazioni, consolidamento e riduzione dei crediti deteriorati, figurano oggi tra le più solide d’Europa. La perdita stimata di capitale nello scenario avverso si attesterebbe intorno a 1,5 punti percentuali, molto inferiore ai circa 4 punti registrati da Francia e Germania. Un risultato che conferma la resilienza di un modello di business più orientato ai prestiti tradizionali rispetto all’utilizzo della leva finanziaria.

A primeggiare nella classifica della redditività ci sono due grandi istituti spagnoli, Santander e Bbva, con un utile netto semestrale di 12,28 miliardi di euro. Subito dietro si collocano due banche italiane, Intesa Sanpaolo e Unicredit, con 11,3 miliardi. Seguono i colossi francesi Bnp Paribas e Crédit Agricole con 11 miliardi, mentre gli istituti tedeschi restano distanziati: Deutsche Bank e Commerzbank insieme hanno totalizzato 5 miliardi nello stesso periodo. Anche l’Olanda resta indietro sul fronte della redditività, con utili cumulati di poco superiori ai 5 miliardi.

Europa meridionale al centro della nuova geografia bancaria

Secondo un’analisi di Morningstar Dbrs, gli istituti del Sud Europa emergono vincitori anche sul piano patrimoniale. Nello scenario avverso ipotizzato da Eba e Bce, la perdita di capitale per le banche meridionali si limiterebbe a 178 punti base, contro una media europea di 370. Accanto a Italia e Spagna, si distinguono anche Portogallo e Grecia, che mostrano un’elevata capacità di resistere a shock sistemici.

La situazione è diversa per le banche tedesche, che occupano le ultime posizioni della classifica di solidità. In caso di crisi, istituti come Lbbw, Helaba, BayernLb e NordLb registrerebbero le peggiori performance in Europa.

Il quadro che emerge è chiaro: oggi le banche più solide del continente non si trovano più nel Nord e nel Centro Europa, ma nell’area mediterranea. Una trasformazione significativa, che premia le strategie di pulizia dei bilanci e di consolidamento avviate negli ultimi dieci anni e che apre a una nuova stagione di protagonismo per gli istituti dell’Europa meridionale.

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