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Tecnologia e AI rivoluzionano anche la due diligence documentale nella gestione del credito

L’uso dell’AI nel settore del credito è sempre più diffuso e le prospettive future indicano una crescente integrazione della tecnologia per rendere i processi ancora più efficienti, precisi e conformi alle normative. La tecnologia può infatti essere un valido alleato di due diligence e compliance.

Negli ultimi anni, l’attività di gestione del credito ha subito una trasformazione significativa grazie all’introduzione della tecnologia avanzata e dell’Intelligenza Artificiale. Strumenti innovativi stanno migliorando l’efficacia dell’intero processo, cambiando anche la due diligence documentale, consentendo una maggiore precisione e rapidità.

Due diligence, compliance ed evoluzione tecnologica

Tradizionalmente, due diligence e compliance comportano una lunga analisi manuale di documenti finanziari, dati storici e informazioni sui debitori. Con l’avvento dell’AI, questi processi possono essere automatizzati, riducendo il margine di errore, i costi e i tempi di valutazione. Algoritmi avanzati possono, infatti, raccogliere e analizzare enormi quantità di informazioni provenienti da fonti diverse, oltre ad aiutare le imprese a rispettare normative e regolamenti sulla gestione dei dati e sulla privacy, riducendo il rischio di sanzioni.

Per approfondire il ruolo della tecnologia in questo settore, abbiamo intervistato Daniele Alessandro, co-founder della software house ALEBRO Technologies Srl.

Quali sono i benefici dell’uso dell’AI nella due diligence?

L’AI sta portando una grande evoluzione nei processi della Credit Industry, soprattutto per quanto riguarda l’analisi e l’elaborazione. I tempi necessari per le attività svolte, ad esempio, in fase di due diligence vengono drasticamente ridotti, con task precisi che restituiscono dati standardizzati in tempi rapidi e senza possibili influenze, e possibili errori, dettati dall’utente che ha analizzato i dati.

Quali sono le sfide principali nell’implementazione di queste soluzioni nelle aziende del settore del credito?

Principalmente le sfide sono due: la prima è il rispetto della compliance, perché noi trattiamo dati sensibili, che non possono essere utilizzati per l’apprendimento o l’allenamento di Intelligenze Artificiali, e spesso questi aspetti vengono trascurati dalle piattaforme generaliste. Le nostre soluzioni sono sviluppate per essere nativamente compliant alle normative e sono sottoposte a continui audit interni per garantire la piena protezione del dato.
La seconda sfida invece è organizzativa, ovvero fare in modo che le realtà aziendali siano pronte ad accogliere l’AI sia dal punto di vista organizzativo che di mindset.

Avete da poco lanciato sul mercato un nuovo prodotto pensato proprio per l’automatizzazione della due diligence documentale. L’avete progettato pensando di andare a rispondere a quali bisogni e che caratteristiche ha?

La nostra nuova piattaforma Docs.credit è nata proprio per rispondere all’esigenza espressa dai nostri Clienti di processare grandi volumi di dati in pochissimo tempo, come ad esempio durante delle due diligence, o per la valorizzazione dei portafogli, oppure ancora per definire se un perimetro di posizioni è azionabile oppure no.
Abbiamo risposto appunto sviluppando Docs.credit che grazie all’AI riconosce, classifica documenti allegati alle posizioni, estrae una sintesi discorsiva e dati utili in modo strutturato e utilizzabile per ulteriori elaborazioni.
Docs.credit utilizza l’AI per leggere e riconoscere tutti i tipi di documenti specifici di una posizione creditizia, dalla copia del contratto sottoscritto agli atti legali, e li classifica secondo una clusterizzazione studiata al nostro interno per fornire un grado di informazione ottimale.
Inoltre l’AI produce un riassunto del documento che l’utente potrà consultare per conoscere il contenuto di un dato file senza aprirlo. Infine la piattaforma estrae dati in formato strutturato, quali date, soggetti, e altre informazioni utili per successive analisi ed elaborazioni, sia utilizzando logiche standard che eventualmente logiche personalizzate.

In conclusione, guardando al futuro quale impatto si aspetta dall’integrazione della tecnologia nel processo del credito?

La credit Industry ha fatto grossi passi in avanti negli ultimi anni, anche rispetto ad altri settori, integrando diversi tipi di tecnologie all’interno dei propri processi, però ritengo che ci siano ancora ampi spazi per l’intervento tecnologico, quindi mi aspetto ulteriori balzi in avanti con nuove soluzioni sempre volte al miglioramento dei processi e al virtuosismo degli stessi. 
In Alebro Technologies abbiamo una vision ben definita di come evolveranno le tecnologie applicate al processo del credito, quindi continuiamo a sviluppare e ad investire in nuove soluzioni.

(Contenuto realizzato in collaborazione con Alebro Technologies Srl)

Il team di Alebro Technologies Srl

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