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Come funzionano i prestiti in criptovalute: gli italiani possono ottenerli?

In un mercato in continua evoluzione come quello delle criptovalute, anche i prestiti si stanno diffondendo, diventando sempre più popolari. Come funzionano e come possono essere interessanti anche per il mercato italiano?

Cosa sono i prestiti in criptovalute

Con un prestito in criptovalute l’utente ottiene liquidità, dando in garanzia criptovalute: è una metodologia apprezzata da molti, ma soprattutto da chi già usa criptovalute anche per altri fini. Fra i maggiori utilizzatori c’è chi si occupa di investimenti, analizzando le criptovalute da comprare e su cui investire, il loro andamento e le potenzialità. Questa tipologia di persone è già più avvezza al mercato cripto, ma la richiesta di prestiti si sta ampliando anche a un pubblico più vasto, fra cui spiccano le nuove imprenditrici italiane con le loro start up.

Come funziona un prestito in criptovalute? Il richiedente del prestito deposita le criptovalute come garanzia e, di contro, riceve soldi flat o altre criptovalute. Esistono piattaforme che offrono questo servizio e calcolano l’importo del prestito, e conseguentemente applicano i tassi di interesse, che possono essere fissi o variabili.

Le criptovalute che l’utente mantiene, fossero anche garanzia del mutuo, continuano a crescere in valore, mentre, al contempo, ricevere della liquidità immediata può essere utile per altri investimenti o per acquisto di beni e/o servizi. Le principali criptovalute usate con questo fine sono i Bitcoin, gli Ethereum e stablecoin come USDT o USDC.

Come funziona il processo

Fare un prestito di questa tipologia è semplice. Prima di tutto, bisogna valutare e scegliere una piattaforma affidabile su cui aprire un account. La piattaforma richiede alcune criptovalute come garanzia e calcola l’ammontare massimo del mutuo, con il rapporto Loan to Value (LTV). Questa è la percentuale del valore rispetto al bene che verrà finanziato e, quindi, quanto la piattaforma concederà in termini di prestito.

Viene quindi strutturato il piano di rimborso con rate mensili. Se il valore delle criptovalute che sono in garanzia scende troppo, la piattaforma potrebbe chiedere di aggiungere altre criptovalute: nel caso in cui non fossero aggiunte, la piattaforma si riserva il diritto di vendere quelle in garanzia per recuperare i soldi del prestito.

I prestiti in criptovalute in Italia

In Italia, avere questo tipo di prestito è possibile, ma viene solitamente fatto su piattaforme internazionali: sta all’utente verificare che esse operino rispettando le normative europee e italiane, fra cui anche quella inerente l’antiriciclaggio (AML)

I prestiti in criptovalute hanno vantaggi interessanti, come la rapidità di accesso alla liquidità e la flessibilità nei piani di rimborso. Ci sono, comunque, anche dei rischi, fra cui il fatto che il valore delle cripto possa calare velocemente e quindi si inneschi una liquidazione forzata. Per questo motivo, è fondamentale pianificare e, conseguentemente, monitorare il valore delle proprie criptovalute depositate.

(Contenuto realizzato in collaborazione con Bazoom Group)

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