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Fintech e banche, una partnership essenziale per la ripresa

Il 17% degli istituti di credito italiani hanno in corso una partnership fintech per offrire ai propri consumatori servizi digitali in tempi brevi
In uno studio che esamina le evoluzioni del mercato del fintech nel biennio 2019/20 è emerso che il 17% degli istituti di credito in Italia ha attualmente in corso una partnership fintech e che il 60% è bendisposto nei confronti del settore della finanza digitale. L’indagine realizzata da Tink, in collaborazione con You Gov coinvolge 290 dirigenti finanziari di 12 Paesi europei, di cui 30 in Italia.
Il settore del fintech sta diventando sempre più importante per il sistema finanziario e per l’accesso al credito delle imprese. La partnership tra fintech e banche è fondamentale per soddisfare in tempi brevi le mutevoli aspettative dei consumatori e prevede una precisa suddivisione dei ruoli. Da un lato, le banche provvedono alla parte del finanziamento, mentre le operazioni di valutazione del credito e l’istruttoria vengono svolte dalle società fintech, in tempi rapidi e a costi ridotti rispetto agli istituti bancari.
“I vantaggi delle società di fintech sono la velocità e la focalizzazione su precisi segmenti del business della finanza e per questo siamo in grado, in partnership con le banche, di facilitare in modo veloce e a costi bassi l’accesso al credito e a nuova liquidità per le piccole e medie imprese in difficoltà” ha dichiarato Andrea Crovetto, presidente di ItaliaFintech, l’associazione che raggruppa le società più innovative del fintech italiano.
Su questa linea di pensiero anche Capgemini, che insieme a Efma ha pubblicato di recente il World FinTech Report 2020, in cui emerge in modo evidente la necessità di una collaborazione tra le banche e le società di fintech in un’ottica di crescita generale. “Le banche tradizionali avranno sempre più bisogno di maggiore esperienza in ambito digitale grazie all’incremento delle collaborazioni con le fintech” ha affermato Monia Ferrari, Financial Services Director di Capgemini Business Unit Italy “In tre anni, da quando abbiamo avviato questo studio, le fintech sono passate da player disruptive ad attori maturi nel settore. Quindi ora è fondamentale che le banche tradizionali inizino a prendere in seria considerazione queste realtà, non solo come potenziali concorrenti, ma soprattutto come partner strategici con cui collaborare”.

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