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Riccardo Bernardi Chief Development Officer 24MAX

Mercato creditizio, Riccardo Bernardi (24MAX): “Nel 2021 si prevede un perdurare del momento di liquidità”

Il Chief Development Officer di 24MAX commenta i risultati del primo Credit Report trimestrale 2021 

24MAX, società di mediazione creditizia del Gruppo RE/MAX, ha rilasciato i dati del primo Credit Report trimestrale 2021. Lo studio ha analizzato gli andamenti del mercato messi a confronto con i dati registrati dall’Ufficio Studi di 24MAX sulla base del transato reale. All’analisi quantitativa è stata poi associata un’analisi qualitativa con l’identikit sociodemografico di chi richiede un mutuo. Abbiamo intervistato Riccardo Bernardi, Chief Development Officer di 24MAX per approfondire i risultati del report e per tracciare i possibili sviluppi futuri.

La pandemia da coronavirus ha aperto scenari inediti e inaspettati: qual è stato secondo il vostro report l’andamento del mercato creditizio? 
Nonostante gli inaspettati scenari causati dalla pandemia, nel 2020 il mondo del credito è riuscito a mantenere gli stessi volumi del 2019. Un risultato che gli esperti attribuiscono prevalentemente alla crescita delle operazioni di surroga e sostituzione. Anche in questi primi mesi del 2021 possiamo affermare che il settore creditizio continua a vivere un momento di liquidità. Lo scenario restituisce un andamento dei flussi dei mutui erogati lievemente negativo (-1,5%), sostenuto prevalentemente dai nuovi mutui (+5%), a fronte di un significativo calo di surroghe e sostituzioni (-31%).

Siete in grado di fare previsioni per il 2021? Cosa vi attendete dalla fase di uscita dalla pandemia?
Fare previsioni risulta complesso, soprattutto in un momento di incertezza come quello attuale; tuttavia, per quanto riguarda il credito, si prevede un perdurare del momento di liquidità e quindi la disponibilità degli istituti bancari a finanziare il settore immobiliare. Già in questi primi 4 mesi dell’anno, inoltre, stiamo riscontrando un continuo interesse da parte dei clienti ad acquistare case con il supporto di un mutuo. Un andamento dimostrato sia dai risultati di RE/MAX Italia, sia da quelli di24MAX, che vedono crescite a doppia e tripla cifra sul 2020, ma anche sul 2019, anno in cui non vi erano ancora impatti della pandemia.

Quali sono stati i riflessi sul mercato immobiliare italiano e sulla propensione delle banche all’erogazione di mutui?
Il settore immobiliare e quello creditizio sono storicamente andati a braccetto e l’aspetto finanziario ha da sempre condizionato il real estate. Nel 2020 il mercato immobiliare residenziale ha dimostrato di essere molto resiliente, registrando complessivamente su base annua un calo delle compravendite (-7,6% – fonte: Bollettino Economico di Banca d’Italia), ma mettendo a segno un andamento crescente già nell’ultimo trimestre (+9% rispetto al 2019). Un’anticipazione della ripresa prevista per il 2021, in cui si prospetta una risalita graduale che andrà a rafforzarsi nel 2022, anno in cui si stima un ritorno ai livelli pre-pandemia.
Allo stesso modo, a livello generale, piano vaccinale, Recovery Plan, Superbonus e Ecobonus fanno prevedere una ripresa economica già dall’anno in corso, con una ripartenza dei consumi e degli investimenti. Anche la nascita del nuovo Governo e il conseguente calo dello spread hanno contribuito ad alimentare un clima di generale fiducia a livello finanziario in grado di tradursi in una maggiore propensione delle banche all’erogazione di mutui

La vostra ricerca ha elaborato anche l’identikit sociodemografico di coloro che hanno richiesto un mutuo. Cosa è emerso? 
Dall’analisi del transato di 24MAX, la maggioranza di chi ha richiesto un mutuo nel primo trimestre 2021 è coniugato (45%), seguono i single con il 35%, di cui il 56% sono uomini e il 44% donne. Separati e divorziati rappresentano il 12%, mentre i conviventi che hanno acceso un mutuo sono il 6%. Solo il 2% dei casi è rappresentato da vedovi che scelgono di cambiare casa richiedendo un mutuo. 
Analizzando il panel per fasce d’età, 24 MAX rileva nella fascia 35-44 anni il maggior numero di richiedenti (35%). Le altre richieste si dividono equamente tra le fasce 25-34 per il 19%, 45-54 per il 22% e over 55 per il 22%. Una piccola quota, seppur significativa (2%), si registra nella fascia d’età dei più giovani (18-24). Analizzando complessivamente le pratiche raccolte nel primo trimestre 2021, il 97,5% è destinato all’acquisto della prima casa e il 2,5% alla seconda casa. Nei prossimi mesi terremo particolarmente monitorato questo trend per capire meglio come evolverà il livello di interesse da parte degli italiani relativamente alle seconde case.

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