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I ricchi sempre più ricchi, i poveri sempre più poveri: un divario di ricchezza in crescita

I ricchi sempre più ricchi, i poveri sempre più poveri: un divario di ricchezza in crescita

“I ricchi sono sempre più ricchi e i poveri sempre più poveri.” È un ritornello che sentiamo da decenni, e purtroppo, non solo non è mai stato così vero come oggi, ma il divario tra le due fasce di popolazione, in quanto a ricchezza, sembra destinato ad ampliarsi sempre di più.

Le news più recenti

Basta dare un’occhiata alle notizie più recenti per rendersene conto. Secondo un rapporto di Oxfam pubblicato a gennaio 2024, i dieci uomini più ricchi del mondo hanno raddoppiato la loro ricchezza durante la pandemia, mentre il 99% dell’umanità ha visto il proprio reddito diminuire.

Il rapporto Oxfam sulla ricchezza

Citiamo direttamente dal rapporto summenzionato: “La ricchezza dei cinque miliardari più ricchi al mondo è più che raddoppiata, in termini reali, dall’inizio di questo decennio, mentre la ricchezza del 60% più povero dell’umanità non ha registrato alcuna crescita. In Italia, a fine 2022, l’1% più ricco era titolare di un patrimonio 84 volte superiore a quello detenuto dal 20% più povero della popolazione. La quota di ricchezza nazionale di questi ultimi si è dimezzata in un anno. Per anni Oxfam ha lanciato l’allarme sull’estremizzarsi della disuguaglianza. Oggi, agli inizi del 2024, il vero pericolo è che questa incredibile divaricazione diventi la normalità. Il potere economico, la sua estrema concentrazione e le rendite di posizione associate favoriscono l’accumulazione di enormi fortune nelle mani di pochi e generano ampi divari nella società. Il potere politico e l’uso che ne viene fatto costituiscono una leva potentissima per contrastare o, al contrario, alimentare le disuguaglianze. Siamo davanti a un bivio, dunque. Bivio tra un’era di incontrollata supremazia oligarchica o un’era in cui il potere pubblico riacquista centralità promuovendo società più eque e coese ed un’economia più giusta ed inclusiva.”

Le cause del divario

Le cause di questa disuguaglianza crescente sono molteplici e complesse. Tra le più importanti possiamo sicuramente annoverare:

  • La globalizzazione: la globalizzazione ha portato a una delocalizzazione delle produzioni in paesi con salari più bassi, impoverendo la classe media dei paesi occidentali.
  • L’automazione: l’automazione sta sostituendo molte mansioni lavorative, soprattutto quelle ripetitive e manuali, con un impatto negativo sull’occupazione.
  • I cambiamenti climatici: i cambiamenti climatici stanno colpendo in modo sproporzionato le fasce di popolazione più povere, che sono meno resilienti agli shock economici e ambientali.

Le conseguenze del divario

Il divario crescente tra ricchi e poveri ha una serie di conseguenze negative, tra cui:

  • Aumento della povertà: il numero di persone che vivono in povertà è in aumento in tutto il mondo.
  • Disordini sociali: la disuguaglianza può portare a disordini sociali, come proteste e rivolte.
  • Instabilità politica: l’instabilità politica può essere alimentata dalla disuguaglianza, con il rischio di ascesa di governi autoritari.

Cosa si può fare per colmare il divario sulla ricchezza?

Cosa si può fare per contrastare questa tendenza allarmante? Non esiste una soluzione semplice, ma alcune misure che potrebbero essere adottate includono:

  • Tassare maggiormente i ricchi: aumentare le tasse sui redditi più alti e sui patrimoni potrebbe aiutare a ridurre la disuguaglianza e a redistribuire la ricchezza.
  • Investire nell’istruzione e nella formazione: investire nell’istruzione e nella formazione delle persone può aiutarle a trovare un lavoro migliore e a migliorare le proprie condizioni di vita.
  • Promuovere un’economia più sostenibile: un’economia più sostenibile, che tenga conto dei costi ambientali e sociali, potrebbe aiutare a ridurre la disuguaglianza e a migliorare la vita di tutti.

La disuguaglianza tra ricchi e poveri è una sfida globale che richiede un impegno comune da parte di tutti. Solo con un’azione concertata e decisa potremo invertire questa tendenza allarmante e costruire un futuro più giusto e sostenibile per tutti.

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