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L’Ue taglia le stime sul Pil italiano e dell’Eurozona per il 2024

Le previsioni invernali della Commissione europea indicano un ribasso nelle prospettive di crescita del Pil italiano e degli altri paesi dell’Ue. Fari puntati sulle tensioni nel Mar Rosso che hanno fatto schizzare i costi di spedizione del 400%.

Pil italiano in crescita dello 0,7%: la Commissione Ue rivede le stime

La Commissione europea ha rivisto al ribasso le stime di crescita per l’Italia, gettando un’ombra sull’andamento economico del nostro Paese nei prossimi anni. Secondo le ultime previsioni presentate dalla Commissione Ue, il Pil italiano crescerà dello 0,7% nel 2024, rispetto allo 0,9% previsto dalle stime precedenti.

Il rallentamento non riguarda soltanto l’Italia, ma coinvolge anche gli altri paesi del Vecchio Continente. Le previsioni invernali della Commissione europea evidenziano un calo delle stime di crescita sia per l’Ue che per l’Eurozona. Nel 2024, il Pil dell’Unione europea crescerà dello 0,9% (rispetto all’1,3% previsto in autunno), mentre nella zona euro si prevede un aumento dello 0,8% (in ribasso rispetto all’1,2% della stima precedente).

Nel contesto italiano, la Commissione ha previsto che nel 2024 la produzione continuerà a crescere lentamente, con un mercato del lavoro resiliente e una ripresa graduale degli investimenti, che subiranno un’accelerata nel 2025, grazie soprattutto ai progetti finanziati dal Governo e dal Pnrr.

Per quanto riguarda invece gli altri Paesi europei, nel 2024 il Pil della Spagna crescerà dell’1,7% (la migliore tra le principali economie europee), quello della Francia dello 0,9%, mentre quello della Germania crescerà soltanto dello 0,3%, ultima nell’Unione europea e nell’Eurozona. Rispetto al 2025, il Pil di Italia e Germania crescerà dell’1,2%, collocando i due paesi all’ultimo posto nella graduatoria europea. Per la Francia si registra un aumento dell’1,3%, mentre il Pil spagnolo crescerà del 2%.

Preoccupazione per le tensioni nel Mar Rosso

In generale, le previsioni economiche della Commissione europea rimangono piuttosto incerte, a causa delle prolungate tensioni geopolitiche e del rischio di un ulteriore ampliamento del conflitto in Medio Oriente.

Il commissario europeo per l’Economia, Paolo Gentiloni, ha sottolineato che la crisi nel Mar Rosso ha avuto un impatto significativo sull’economia europea, portando ad un aumento dei tempi di consegna delle spedizioni tra l’Asia e l’Unione Europea di 10-15 giorni e causando un aumento dei costi del 400%. Tuttavia, Gentiloni ha assicurato che al momento le catene di approvvigionamento globali e dell’Ue non sembrano sotto eccessiva pressione.

In merito all’inflazione, le nuove stime della Commissione europea prevedono una riduzione più rapida rispetto alle previsioni precedenti. Si stima che nell’Ue l’inflazione passerà dal 6,3% del 2023 al 3% nel 2024 e al 2,5% nel 2025, mentre nell’Eurozona diminuirà dal 5,4% del 2023 al 2,7% del 2024, al 2,2% del 2025. In Italia, l’inflazione è stimata al 2% nel 2024 e al 2,3% nel 2025, principalmente a causa di un atteso aumento dei salari trainato dal settore pubblico.

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