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Indebitamento: il credito al consumo in Italia cresce, ma a caro prezzo

Indebitamento: il credito al consumo in Italia cresce, ma a caro prezzo

Il credito al consumo in Italia è in aumento, con un trend preoccupante che vede i cittadini italiani ricorrere sempre più a questa forma di finanziamento per far fronte alle spese quotidiane.

Costo, cause e rischi del credito al consumo

I tassi di interesse applicati al credito al consumo in Italia sono tra i più alti d’Europa, rendendo questa forma di finanziamento particolarmente onerosa per le famiglie.

Diverse le cause che concorrono a questo fenomeno, tra cui la diminuzione del potere d’acquisto delle famiglie, l’aumento del costo della vita e la scarsa diffusione di alternative più convenienti come i mutui.

Quali rischi? il ricorso eccessivo al credito al consumo può portare a situazioni di sovraindebitamento e a gravi difficoltà economiche per le famiglie.

La CISL e altre associazioni chiedono interventi urgenti per tutelare i consumatori e rendere il credito al consumo più accessibile e sostenibile.

Il contesto dell’aumento del credito al consumo

L’aumento del credito al consumo in Italia si inserisce in un contesto di difficoltà economiche per le famiglie. Il potere d’acquisto è in calo da anni, mentre il costo della vita continua a salire. In questo contesto, il credito al consumo può rappresentare una tentazione per molte famiglie che cercano di far fronte alle spese quotidiane.

A questo si aggiunge:

  • La precarizzazione del lavoro, con l’aumento dei contratti atipici e il calo del lavoro stabile, che riduce la sicurezza economica delle famiglie.
  • Il taglio dei servizi di welfare, che ha ridotto il sostegno pubblico alle famiglie in difficoltà.

In questo contesto, il credito al consumo può rappresentare una tentazione sia per molte famiglie che cercano di far fronte alle spese quotidiane, sia che per acquistare beni e servizi che altrimenti non potrebbero permettersi.

I rischi

  • Ritardi nei pagamenti: le rate mensili dei prestiti possono diventare insostenibili, portando a ritardi nei pagamenti.
  • Insolvenza: in alcuni casi, le famiglie possono essere costrette a dichiarare l’insolvenza, con gravi conseguenze per la loro situazione economica e creditizia.
  • Sovraindebitamento: il sovraindebitamento è una situazione di grave difficoltà economica in cui il debitore non è in grado di far fronte alle proprie obbligazioni finanziarie.

Il problema del sovraindebitamento è in aumento in Italia: secondo l’Ufficio Studi del Parlamento, nel 2023 le famiglie in sovraindebitamento erano oltre 2 milioni.

Il sovraindebitamento, in particolare, può avere diverse conseguenze:

  • Esclusione sociale: le famiglie in sovraindebitamento possono essere escluse da alcuni servizi essenziali, come l’energia elettrica o il gas.
  • Problemi di salute: lo stress e l’ansia derivanti dalla situazione di sovraindebitamento possono causare problemi di salute fisica e mentale.
  • Perdita della casa: in alcuni casi, le famiglie in sovraindebitamento possono essere costrette a vedersi pignorare la propria casa.

Le proposte

Per tutelare i consumatori e rendere il credito al consumo più accessibile e sostenibile, la CISL e altre associazioni, sindacali e non, chiedono interventi urgenti:

  • Tassi di interesse più bassi: il Governo dovrebbe intervenire per calmierare i tassi di interesse applicati al credito al consumo, rendendo questa forma di finanziamento più accessibile alle famiglie.
  • Maggiore trasparenza: le informazioni sui costi del credito al consumo dovrebbero essere più chiare e facilmente accessibili ai consumatori.
  • Più educazione finanziaria: è necessario educare i cittadini ad un uso consapevole del credito al consumo, insegnando loro a valutare attentamente i rischi e i costi di questa forma di finanziamento.
  • Sostegno alle famiglie in difficoltà: è necessario rafforzare i servizi di sostegno alle famiglie in difficoltà economica, per aiutarle a gestire il loro debito e a superare situazioni di sovraindebitamento.

Inoltre, è importante promuovere alternative al credito al consumo: come i mutui a basso tasso di interesse o i prestiti sociali. Anche introdurre misure di regolamentazione del mercato del credito al consumo: per evitare che le famiglie vengano ingannate da offerte di finanziamento troppo onerose aiuterebbe, e non poco.

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