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Un osservatorio per Npl e sofferenze bancarie

Le nuove idee si fanno strada: Maurizio Bernardo propone di istituire un osservatorio sull’entità di Npl e delle sofferenze bancarie.

Gli Npl, ovvero i Non Performing Loans (prestiti non performanti), chiamati anche crediti deteriorati, sono attività che non riescono più a ripagare il capitale e gli interessi dovuti ai creditori. Si tratta in pratica di crediti per i quali la riscossione è incerta sia in termini di rispetto della scadenza che per ammontare dell’esposizione. All’interno degli Npl si distinguono varie categorie, tra cui le sofferenze.

Banca d’Italia definisce le sofferenze come crediti la cui riscossione non è certa da parte degli intermediari che hanno erogato i finanziamenti perché i soggetti debitori risultano in stato di insolvenza (anche non accertato giudizialmente) o in situazioni equiparabili.

Ed è proprio pensando a questo settore in particolare, quello in cui il capitale è più difficilmente recuperabile per una banca, che il presidente della commissione Finanze di Montecitorio, Maurizio Bernardo, propone un possibile passo verso un attento monitoraggio e dunque verso un’auspicabile soluzione.

Bernardo spiega che in Italia mancano ancora gli strumenti per affrontare l’andamento degli Npl, un problema che colpisce diversi enti e, a causa del panorama finanziario italiano così frammentato, non si è riusciti a trovare una risposta univoca. Bernardo continua dicendo che le osservazioni dovranno essere affrontate «nell’ambito dei singoli istituti, […] tra banche di grandi, medie e piccole dimensioni». Altre distinzioni, aggiunge infine Bernardo, andranno fatte in base alle attività economiche e ai territori.
Si tratta di trovare delle proposte innovative, delle idee che riescano se non a risolvere almeno ad affrontare dei crediti cosiddetti deteriorati che gravano sul bilancio delle aziende e, conseguentemente, sull’economia italiana.

A dicembre 2016 il rapporto tra le sofferenze nette e gli impieghi totali è risultato pari al 4,89% (era il 4,91% a fine 2015 e lo 0,86% prima dell’inizio della crisi). I dati mostrano il peggioramento categorico degli Npl e del loro tentativo di recupero a causa della crisi, ma nessun organismo preposto si è occupato fino ad ora della loro gestione. Ciò di cui parla Bernardo è un’istituzione che partirà su iniziativa del Parlamento assieme alla Commissione Finanze del Senato, presieduta da Mauro Maria Marino, e che sarà aperta a enti istituzionali, studi professionali, associazioni, esperti del comparto bancario e operatori specializzati con l’intento di trovare l’innovazione giusta.

di Karen Giacomello
© Riproduzione riservata

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