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Via libera del Parlamento Ue ai registri nazionali per gli special servicer

Ora partiranno i negoziati sul tema con il Consiglio e la Commissione Europea

E’ passata un po’ sotto traccia l’introduzione di regole standard comuni a livello Ue per regolare il trasferimento dei crediti deteriorati dalle banche ai compratori del mercato secondario, proteggendo contemporaneamente i diritti dei debitori. La misura è stata approvata il 18 gennaio 2021 dalla commissione Affari economici e monetari del Parlamento europeo, con 38 favorevoli, 4 contrari e 13 astenuti. I membri della commissione hanno altresì deciso di avviare i negoziati con il Consiglio e la Commissione europea con 39 voti favorevoli, 4 voti contrari e 12 astensioni.

La nuova legislazione ha lo scopo di evitare l’accumulo eccessivo di Npl, con il fine ultimo di garantire la concorrenza tra banche, mantenere la stabilità finanziaria e incentivare gli istituti di credito a concedere prestiti, sostenendo così la ripresa economica post-pandemia. Le misure approvate favoriscono lo sviluppo di mercati secondari professionali per i contratti di credito originariamente emessi dalle banche e qualificati come NPL. I terzi (acquirenti di credito) potrebbero acquistare tali NPL in tutta Europa, senza bisogno di autorizzazioni speciali, ma dovranno rispettare le norme a tutela dei consumatori.

I gestori dei crediti sono identificati come persone giuridiche che agiscono per conto di acquirenti di crediti e gestiscono diritti e obblighi derivanti da un contratto di credito in sofferenza, come l’incasso dei pagamenti o la rinegoziazione dei termini del contratto. Essi dovranno ottenere l’autorizzazione e saranno soggetti alla supervisione delle autorità competenti degli Stati membri. Questi ultimi dovrebbero inoltre garantire l’esistenza di un elenco aggiornato o di un registro nazionale di tutti i prestatori di servizi di credito. Tali elenchi o registri dovrebbero essere accessibili al pubblico sui siti web delle autorità competenti.

Gli europarlamentari puntano a garantire una protezione uniforme per coloro che non riescono a rimborsare i loro debiti, sia in termini di dati, che dalle molestie (un tema già sollevato dai professionisti di EY in questa nostra intervista), oltre che un’informazione accurata prima del recupero crediti. Inoltre, il Parlamento Ue propone di tener conto delle circostanze individuali del mutuatario e della sua capacità di rimborsare un prestito nel decidere le misure da adottare. I deputati insistono inoltre sul fatto che i mutuatari non dovrebbero trovarsi in una situazione peggiore a seguito del trasferimento del loro contratto di credito a un acquirente di credito o a un servicer di credito. A tal fine, gli onorari e le penali addebitati dai servicer non possono superare i costi direttamente legati alla gestione del debito. Inoltre, il contratto e gli obblighi di un creditore non dovrebbero essere modificati dall’esternalizzazione del servizio di credito.

L’eurodeputata Irene Tinagli, Presidente e Correlatrice della Commissione Affari economici e monetari del Parlamento europeo, ha spiegato: “Gli NPL potrebbero essere una delle conseguenze economiche più gravi di questa epidemia di Covid. Pertanto, la loro gestione efficiente sarà essenziale per evitare una stretta creditizia. Ma gestirli non significa necessariamente venderli. Prima di tutto, significa che i creditori devono applicare tutte le misure e le concessioni necessarie affinché il debitore possa tornare a pagare. Anche se la loro vendita diventa necessaria, è essenziale che il mercato secondario degli NPL sia più solido e regolamentato di quello attuale. Un mercato secondario veramente efficiente può esistere solo se va di pari passo con il mantenimento della stabilità finanziaria e con il massimo livello possibile di protezione dei mutuatari, sia delle famiglie che delle imprese. Questo è ciò che ci proponiamo di fare con questo rapporto”. La correlatrice al documento Esther de Lange (membro del Partito Popolare Europeo), ha auspicato: “Ora è della massima importanza continuare con il terzo e ultimo elemento di questo fascicolo: Collateral enforcement (Aece). Il Consiglio è pronto a collaborare con noi già da un po’ di tempo. La questione degli NPL non scomparirà magicamente. Affrontare il problema più rapidamente ed efficacemente, fornendo al contempo un migliore quadro giuridico sia per i consumatori che per i fornitori di credito è più importante che mai. Il Parlamento deve essere pronto a continuare a lavorare su questo punto”.

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