Le banche europee registrano utili storici e solidità finanziaria nel 2025, ma l’Autorità Bancaria Europea (EBA) avverte: aumentano i rischi geopolitici, operativi e di digitalizzazione
Il settore bancario europeo sta realizzando risultati finanziari mai visti prima, segnando utili record, elevata liquidità e una solidità patrimoniale superiore alle attese. Tuttavia, l’Autorità Bancaria Europea (EBA) lancia un monito: nonostante la robustezza dei bilanci, emergono nuovi rischi che richiedono attenzione e strategie di mitigazione.
Utili record e solidità finanziaria: i numeri del 2025
Le banche europee hanno inaugurato il 2025 con una combinazione di fattori estremamente favorevoli:
- attività in crescita
- profitti record
- liquidità elevatissima
- basse esposizioni ai rischi di credito
Secondo il rapporto EBA di fine giugno 2025, la redditività ha raggiunto livelli storicamente alti, con un Return on Equity (RoE) medio del 10,5%, in aumento rispetto al 10,4% del 2023. I profitti aggregati hanno toccato quota 28.200 miliardi di euro, con previsioni di ulteriore crescita nel corso dell’anno.
Questi risultati sono stati resi possibili da una gestione efficace dei costi, dall’aumento dei margini di interesse, dalla stabilità delle commissioni e da una gestione prudente dei rischi. Le banche hanno inoltre beneficiato di una domanda di credito stabile e di una bassa incidenza di crediti deteriorati.
Liquidità e resilienza: le banche europee oggi
L’EBA sottolinea come la liquidità del settore bancario europeo sia ai massimi storici. Gli indicatori di liquidità, come il Liquidity Coverage Ratio (LCR) e il Net Stable Funding Ratio (NSFR), rimangono ben al di sopra delle soglie regolamentari, garantendo una solida capacità di far fronte a shock improvvisi.
La resilienza delle banche è ulteriormente rafforzata dalla bassa incidenza di crediti deteriorati, che si attesta su livelli minimi rispetto al passato. Questo scenario consente agli istituti di credito di affrontare con maggiore sicurezza le sfide future, pur mantenendo un approccio prudente nella gestione del rischio.
Nuovi rischi all’orizzonte per le banche: geopolitica, digitalizzazione e dazi
Nonostante il quadro positivo, l’EBA richiama l’attenzione su una serie di nuovi rischi che stanno emergendo e che potrebbero compromettere la stabilità del settore nel medio-lungo termine:
Rischi geopolitici
Le tensioni internazionali, i conflitti e l’instabilità politica in alcune aree del mondo rappresentano una minaccia crescente per le banche europee. In particolare, l’esposizione verso il rischio di dazi e barriere commerciali può influenzare negativamente i settori più esposti all’export, come quello automobilistico, dei macchinari e farmaceutico. Le banche tedesche, fortemente orientate verso gli USA, risultano particolarmente vulnerabili a queste dinamiche.
Digitalizzazione e cyber risk
L’accelerazione della digitalizzazione ha portato con sé un aumento degli attacchi informatici e delle frodi. L’EBA segnala che la vulnerabilità agli attacchi cyber è in crescita, soprattutto per le banche che investono massicciamente in innovazione tecnologica. L’esposizione agli asset crypto attivi, sebbene ancora contenuta, viene monitorata con attenzione, pur non rappresentando al momento un rischio sistemico.
Rischio di ritorno dei colli di bottiglia e rischio Stato
Il rischio di ritorno dei colli di bottiglia nelle catene di approvvigionamento e l’aumento dell’esposizione verso il rischio-Stato sono altri elementi di preoccupazione. In particolare, le banche europee detengono titoli sovrani per circa 3.600 miliardi di euro, un livello che potrebbe esporle a shock in caso di instabilità dei mercati obbligazionari.
Prospettive e strategie di mitigazione
Monitoraggio dei rischi operativi
L’EBA raccomanda alle banche di mantenere alta la guardia sui rischi operativi, con particolare attenzione al rischio-dazi e alle vulnerabilità legate alla digitalizzazione. La gestione proattiva della sicurezza informatica e la diversificazione dei portafogli di investimento sono strategie chiave per mitigare questi rischi.
Gestione del credito e dei tassi
Nonostante il basso rischio di credito attuale, le banche devono prepararsi a possibili deterioramenti in caso di rallentamento economico o di aumento dei tassi di interesse. La qualità del credito rimane sotto controllo, ma l’EBA invita a monitorare attentamente i settori più esposti a shock esterni.
Capitale e resilienza
Il rafforzamento dei livelli di capitale rimane una priorità, anche in vista delle nuove normative e degli stress test previsti nei prossimi anni. Le banche sono chiamate a mantenere buffer patrimoniali adeguati per far fronte a eventuali crisi sistemiche.
Focus su settori e Paesi più esposti
Alcuni settori industriali risultano particolarmente vulnerabili ai nuovi rischi:
- Automotive
- Macchinari
- Farmaceutica
Questi comparti, fortemente dipendenti dall’export, potrebbero subire contraccolpi in caso di escalation delle tensioni commerciali o di introduzione di nuovi dazi. Le banche con maggiori esposizioni verso questi settori dovranno adottare strategie di gestione del rischio più sofisticate e diversificate.
A livello geografico, le banche tedesche sono tra le più esposte verso gli Stati Uniti, mentre altri istituti europei presentano una maggiore diversificazione internazionale.
Evoluzione della redditività e trend futuri per le banche
Il trend di crescita degli utili sembra destinato a proseguire anche nei prossimi anni, sebbene a ritmi più moderati. Le previsioni indicano un aumento dei profitti aggregati a 295 miliardi nel 2025, 298 miliardi nel 2026 e 304 miliardi nel 2027.
Tuttavia, la sostenibilità di questi livelli dipenderà dalla capacità delle banche di adattarsi rapidamente ai cambiamenti del contesto macroeconomico e regolamentare. L’innovazione tecnologica, la gestione dei costi e la diversificazione delle fonti di ricavo saranno determinanti per mantenere la competitività.