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Credito Cooperativo: definito l’accordo sui profili professionali e la classificazione del personale

Il 2 agosto Federcasse e le Segretarie Nazionali dei sindacati del Credito Cooperativo hanno raggiunto un accordo sulla classificazione dei profili professionali del personale. Tra le nuove figure introdotte gli esperti di crediti deteriorati e Esg.

Credito Cooperativo fa da apripista su riforma profili e inquadramenti

Le BCC fanno da apripista nella riforma sui profili professionali e sulla classificazione del personale, inserendo nuovi mestieri nella contrattazione collettiva.

Dopo 14 anni dall’ultima riforma, il 2 agosto Federcasse e le Segreterie Nazionali delle organizzazioni sindacali del Credito Cooperativo – Fabi, First Cisl, Fisac Cgil, Uilca e Ugl Credito – hanno trovato l’accordo che disciplina i nuovi profili professionali per i circa 36 mila lavoratori delle aree professionali e dei quadri direttivi delle BCC.

L’accordo traduce nell’organizzazione del lavoro le novità di questi ultimi anni, dagli Npl fino ai fattori Esg. L’intesa punta sui valori identitari e competitivi della categoria, con l’attenzione alla qualità relazionale e alla sostenibilità integrale per le BCC-Casse Rurali, per le Casse Raiffeisen e per i rispettivi clienti. Inoltre, mira al rafforzamento della relazione con le comunità di riferimento e dello sviluppo commerciale nei territori.

“L’accordo giunge dopo 14 anni dall’ultima revisione dei profili professionali nel Credito Cooperativo ed è coerente con i nostri riferimenti identitari” ha spiegato Matteo Spanò, vicepresidente di Federcasse e presidente della delegazione sindacale di cui fanno parte esponenti delle Federazioni Locali, della Federazione Raiffeisen e delle Capogruppo dei Gruppi Bancari Cooperativi, BCC Iccrea e Cassa Centrale Banca. “Allo stesso tempo contiene elementi di innovazione che potranno supportare con sempre maggiore efficienza le Banche di Credito Cooperativo, Casse Rurali e Casse Raiffeisen nello svolgimento del loro servizio alle comunità di riferimento”.

Cosa prevede l’accordo e quali sono i nuovi profili

Entrando nel merito, l’accordo introduce nuove figure professionali, che abbracciano i cambiamenti dell’ultimo periodo, per rispondere alle esigenze delle imprese.

Tra i nuovi profili compaiono l’addetto alla comunicazione e alla relazione con i soci, all’attività di formazione, alla promozione e diffusione della cultura della mutualità bancaria a vantaggio dei soci, del personale e del territorio di riferimento. Come preannunciato, arrivano anche gli addetti a iniziative di sostenibilità ambientale, sociale ed energetica.

A questi si aggiungono anche quelli che riguardano la gestione degli Npl e dei crediti problematici. E ancora, gli addetti alla gestione di gruppi di clientela, famiglie e imprese. Alla consulenza su tutti i prodotti e servizi, all’attività di miglioramento dei prodotti e alla distribuzione di prodotti assicurativi.

Infine, l’accordo prevede che nelle succursali con oltre cinque addetti venga nominato un vice preposto a cui sarà riconosciuto un’indennità mensile pari al 60% dell’indennità di preposto. In caso di assenza del reggente di filiale, verrà liquidata l’intera indennità, oltre all’eventuale differenza retributiva.

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