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CRIF, frodi creditizie in crescita del 31,1%

Nel 2021, le frodi creditizie in Italia sono state più di 28.600, con una forte crescita delle frodi con importi inferiori a 1.500 euro

Aumentano le frodi creditizie nel nostro Paese. È quanto emerso dall’ultimo Osservatorio sulle Frodi Creditizie e i Furti d’Identità realizzato da Crif e Mister Credit. Nel 2021, in Italia, le frodi creditizie sono state oltre 28.600, in aumento del 31,1% rispetto all’anno precedente. Il danno stimato è di 124,6 milioni di euro, stabile rispetto al 2020. L’importo medio frodato, invece, è di 4.350 euro. In particolare, crescono le frodi creditizie che riguardano gli importi inferiori a 1.500 euro (+52% rispetto al 2020) e quelle per importi compresi tra 5.000 e 10.000 euro (+45,7%). L’aumento è più contenuto, invece, per gli importi superiori a 10.000 euro (+13,9%). In calo, invece, le frodi creditizie sugli importi compresi tra 1.500 e 3.000 euro (-28,9%) e tra 3.000 e 5.000 euro (-10,1%).

Il maggior numero di casi fraudolenti riguarda i prestiti finalizzati all’acquisto di beni e servizi. Nonostante una flessione del 30%, anche nel 2021 questa tipologia di finanziamento rimane la più colpita con il 34,4% dei casi. Entrando nel dettaglio, il 40,7% delle frodi su prestiti finalizzati all’acquisto di beni e servizi riguardano l’acquisto di elettrodomestici. Il 9% riguarda l’acquisto di prodotti elettronici, dispositivi informatici e telefonia. L’8% l’acquisto di auto e moto. Il 6,1% l’arredamento e il 5,4% gli interventi su immobili e ristrutturazioni. Aumentano le frodi sui prestiti personali (+56,6%), che con il 22,5% del totale si posizionano al secondo posto. A seguire, le frodi sulle carte di credito che, nonostante una forte contrazione nel 2020, segnano una crescita del 59,7%. Inoltre, sono emersi svariati casi di frode sulla rateizzazione di acquisti e-commerce, anche se per ora ricoprono soltanto lo 0,2% del totale.

“Il fenomeno delle frodi creditizie perpetrate attraverso un furto di identità è in continua evoluzione, con le organizzazioni criminali che si avvalgono di tecniche sempre più sofisticate che spesso il singolo consumatore non è in grado di rilevare” ha spiegato Beatrice Rubini, Executive Director della linea Mister Credit di Crif. “Dopo aver registrato un calo nel 2020, a causa del lockdown e della contrazione delle operazioni di finanziamento, con la ripresa della normale operatività i casi sono immediatamente tornati a crescere. Non bisogna quindi abbassare la guardia, perché il più frequente ricorso all’e-commerce, l’accelerazione nell’utilizzo delle carte di pagamento e la digitalizzazione di molti processi possono determinare un ulteriore innalzamento dei rischi e un’impennata dei casi”.

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