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Cessione del credito d’impresa: perché il vincolo di incedibilità è un fattore anacronistico

Per accedere alla liquidità di cui ha bisogno per sostenere e far crescere la propria azienda, un imprenditore ha la possibilità di scegliere fra numerose fonti di finanziamento. A quelle tradizionali, rappresentate in primis dal canale bancario, si aggiungono oggi quelle alternative, come quelle offerte dal fintech.

Una delle soluzioni più innovative messe servizio delle PMI è quella dell’invoice trading. Le PMI hanno la possibilità di cedere le proprie fatture, anche «one-spot», con la formula pro-soluto, e migliorare così la gestione della liquidità. L’azienda può ricevere subito un acconto fino a 90% del credito ceduto, erogato nel giro di 48 ore, reso ancora più rapido dalla digitalizzazione dei processi.

Può accadere, però, che un’azienda debitrice ponga un vincolo di incedibilità ai propri fornitori. Questo può succedere perché spesso non si vuole un soggetto terzo oltre al fornitore (esercitando così uno status di forza nei confronti del fornitore stesso), oppure perché dal punto di vista amministrativo si possono creare problemi nel momento in cui non c’è certezza di continuità con uno stesso operatore, appesantendo il processo. Quest’ultimo caso si genera soprattutto quando l’impresa non opera al fianco di un operatore fidelizzato.

Il vincolo si può derogare, in questi casi, solo in situazioni particolari, ad esempio quando l’operatore è istituzionale (banca o factor).

Il vincolo di incedibilità rappresenta dunque un fattore anacronistico, che penalizza tanto i fornitori quanto l’azienda stessa. Mette a rischio la disponibilità di liquidità delle PMI e quindi non solo la sua possibilità di crescita ma, in alcuni casi, anche la realizzazione della commessa o la sua esecuzione completa e corretta. 

C’è bisogno di un cambio di prospettiva su questo tema e ciò si può realizzare anche grazie alle garanzie e alle certezze che fornisce il fintech. Il fattore chiave resta sempre la collaborazione continuativa con un partner esperto e fidelizzato, come CrescItalia. Solo così sarà possibile per le imprese superare le resistenze all’abolizione del vincolo di incedibilità, migliorare i rapporti fra fornitore e debitore e far sì che non si perdano importanti occasioni e opportunità di business.

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