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Investimenti

Investimenti industria 4.0: sbloccate le compensazioni dei crediti d’imposta

I crediti derivanti da investimenti in ambito industria 4.0, inizialmente sospesi, sono stati sbloccati grazie all’intervento del Ministero per il Made in Italy.

Il Decreto Legge 39/2024 (detto “Blocca crediti”) introduce l’obbligo dell’invio di comunicazioni (ante e post) per poter usufruire dei crediti d’imposta legati al piano di transizione 4.0.

Il nuovo adempimento comunicativo

Secondo quanto disposto dall’articolo 6 del decreto, le imprese devono trasmettere in modalità telematica la somma degli investimenti che intendono effettuare in beni materiali e immateriali Industria 4.0. La comunicazione dovrà considerare il periodo successivo all’entrata in vigore del decreto (30 marzo 2024) e conterrà anche la presunta ripartizione del credito negli anni successivi.
La stessa comunicazione dovrà essere reinviata, con i dati aggiornati, al completamento degli investimenti.

Sono interessati dalla nuova direttiva anche gli investimenti effettuati nel 2023 e di cui non si ha ancora fruito e quelli realizzati nel 2024, precedentemente all’entrata in vigore del decreto.
Per questi investimenti sarà necessario inviare comunicazione solo al completamento degli stessi.

Blocco delle compensazioni F24

Per gli investimenti appena descritti, l’Agenzia delle Entrate ha inizialmente sospeso il loro utilizzo in compensazione attraverso il modello F24. La risoluzione 19/E pubblicata dall’Agenzia specifica i codici tributo per i quali risultava sospesa la compensazione.

  • 6936”: beni materiali con anno di riferimento 2023 o 2024;
  • 6937”: beni immateriali con anno di riferimento 2023 o 2024;
  • 6938”: ricerca e sviluppo, transizione ecologica, innovazione tecnologica, riferiti all’anno 2024;
  • 6939”: ricerca e sviluppo per le regioni del Mezzogiorno, riferito all’anno 2024;
  • 6940”: ricerca e sviluppo per le regioni del sisma centro Italia, riferito all’anno 2024.

L’intervento del Ministero delle imprese e del Made in Italy

Il Ministero dell’Economia e delle Finanze aveva causato la sospensione delle compensazioni e aveva espresso la necessità di tenere sotto controllo la spesa pubblica legata agli incentivi.
Il Ministero del Made in Italy ha emanato un decreto direttoriale con il quale mette a disposizione la documentazione e un indirizzo di posta elettronica a cui inviare le comunicazioni previste dalla nuova direttiva. Le imprese potranno scaricare dei modelli editabili dal sito del Gestore dei Servizi Energetici (GSE); una volta compilati dovranno poi essere mandati all’indirizzo transizione4@pec.gse.it.

La stessa piattaforma del Gestore dei Servizi Energetici verrà utilizzata per gestire anche i crediti previsti per il piano Transizione 5.0. Il piano prevedrà investimenti su innovazione, sostenibilità e digitalizzazione.
I crediti erogati per gli investimenti legati alla transizione Green saranno vincolati alla diminuzione dei consumi energetici delle unità produttive delle imprese.

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