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Gestione del credito: dopo il covid aziende più prudenti

Uno studio di Abbrevia e ACMI dimostra che le aziende sono più prudenti di prima: il 97% svolge indagini preventive prima di avviare una relazione con un altro partner commerciale

Considerata l’escalation di mancati pagamenti, a seguito alla crisi sanitaria, molte aziende hanno iniziato ad applicare politiche di prevenzione nella gestione del credito commerciale, orientate verso una maggiore prudenza e all’analisi dei dati. È il quadro emerso da un recente studio di Abbrevia e ACMI, condotto su un campione di circa 200 credit manager che lavorano per lo più in aziende di grandi dimensioni (quasi il 60% ha un fatturato superiore a 100 milioni di euro) e che operano nella stragrande maggioranza con altre imprese, per lo più società per capitale. Solo il 6% del campione ha dichiarato di lavorare con tanti piccoli clienti consumer.

L’indagine ha evidenziato che oltre il 97% dei professionisti effettua un’analisi preventiva prima di avviare una trattativa commerciale con un nuovo cliente. Il 25% utilizza informazioni pubbliche, il 5% indagini investigative, mentre il 70% utilizza entrambi gli strumenti. Oltre la metà delle aziende (60%) ha dichiarato di prendersi del tempo per approfondire la situazione, prima di prendere una decisione. Una volta acquisito il cliente, nove aziende su dieci monitorano le variazioni camerali delle aziende a cui hanno fatto credito. Infine, circa la metà (46%) ricorre a una polizza per assicurare il credito.

Nel momento in cui si verificasse un insoluto la maggior parte delle aziende preferisce gestire il processo internamente. Il 69% si occupa direttamente della fase di recupero stragiudiziale. Il 56% si affida a uno studio legale per la fase giudiziale. Soltanto il 22% delega tutta la pratica ad avvocati e società di recupero esterni. Inoltre, il 20% dei credit manager ha cambiato il proprio approccio alla gestione degli insoluti. L’85% punta su un maggior contatto con il cliente, il 45% sull’anticipo delle azioni di recupero stragiudiziale e il 9% su un maggior utilizzo della via giudiziale. Il 60% delle aziende passa al recupero per l’1,5% del totale di crediti concessi. Il 25% per una percentuale di crediti che supera il 3%. Il 5% delle aziende passa al recupero per più del 15% dei crediti concessi.

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