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Intelligent Document Processing (IDP): come funziona e quali vantaggi offre nel credito?

Con il termine Intelligent Document Processing (IDP) ci si riferisce a delle tecnologie che consentono di gestire ed elaborare automaticamente dati provenienti da documenti di vario tipo. Quali applicazioni trova nel settore del credito?

Nell’era della trasformazione digitale, le aziende sono costantemente alla ricerca di soluzioni per automatizzare attività ripetitive e aumentare l’efficienza operativa. Una delle tecnologie più promettenti in questo contesto è l’Intelligent Document Processing (IDP), o elaborazione intelligente dei documenti. Questo sistema rivoluziona la gestione dei documenti, trasformando dati non strutturati in informazioni utilizzabili, velocemente e con un alto grado di accuratezza.

Nell’attività creditizia – sia retail che corporate – la gestione dei documenti è una componente fondamentale, ma spesso anche un collo di bottiglia: identificare, verificare e interpretare correttamente le informazioni contenute in bilanci, buste paga, contratti o visure può richiedere tempo e risorse.

In questo contesto, l’Intelligent Document Processing (IDP) rappresenta una delle innovazioni più rilevanti degli ultimi anni, andando a velocizzare e rendere più puntuali i processi.

Che cos’è l’Intelligent Document Processing?

L’IDP è un insieme di tecnologie che consente di acquisire, classificare, estrarre e validare automaticamente dati provenienti da documenti anagrafici, reddituali, immobiliari, notarili e altro.

Rispetto ai sistemi OCR tradizionali, che estraggono solo il testo, l’IDP aggiunge un livello di contestualizzazione e automazione. L’OCR converte la scrittura in testo digitale, l’IDP, invece, utilizza componenti come deep‑OCR, machine learning, e analisi del linguaggio per identificare campi rilevanti, classificarli e verificarli in base a regole aziendali

In pratica, un sistema IDP può riconoscere che una cifra rappresenta un saldo bancario, una data di scadenza o un numero di conto, associando questi dati ai processi core del credito (es. scoring, onboarding, monitoraggio). Non “capisce” il significato come un umano, ma è addestrato a interpretare strutture e relazioni tra i dati in modo automatizzato e ripetibile.

Questo consente agli operatori del credito di accelerare le fasi di raccolta e verifica documentale, ridurre gli errori manuali, migliorando così la qualità dell’analisi

L’IDP diventa quindi un supporto strategico per la protezione dal rischio creditizio. Dalla raccolta iniziale dei documenti fino alla gestione post-erogazione, le applicazioni sono molteplici e già oggi stanno trasformando il modo in cui banche, finanziarie e operatori del credito lavorano.

Come funziona il processo IDP?

L’IDP automatizza l’intero ciclo documentale: dalla ricezione dei file fino all’integrazione dei dati nei sistemi aziendali. 

Il processo parte con la fase di raccolta automatica dei documenti, provenienti da e-mail, portali o sistemi interni. 

I file vengono poi ottimizzati per l’elaborazione (es. allineamento, pulizia, riconoscimento del layout).

Segue la fase della classificazione, dove il sistema riconosce la tipologia documentale – ad esempio, se si tratta di un documento anagrafico, reddituale o bancario – e la indirizza nel giusto flusso. 

L’IDP quindi estrae le informazioni rilevanti (importi, scadenze, codici, riferimenti) e le valida in automatico, verificandone coerenza e completezza.

I dati così trattati vengono infine integrati nei sistemi aziendali (CRM, motori di scoring, piattaforme di gestione), pronti per alimentare le decisioni.

I principali vantaggi dell’IDP

L’adozione dell’Intelligent Document Processing offre numerosi benefici:

  • efficienza: i processi manuali vengono ridotti, con un notevole risparmio di tempo e risorse;
  • accuratezza: grazie all’AI, la percentuale di errore nella lettura dei documenti si riduce drasticamente;
  • scalabilità: il sistema si adatta facilmente a volumi crescenti di documenti, senza la necessità di incrementare il personale;
  • conformità e tracciabilità: i dati vengono gestiti in modo trasparente, con log dettagliati e audit trail;
  • maggiore produttività: i team possono concentrarsi su attività a maggior valore aggiunto, delegando all’IDP le attività ripetitive.

Le applicazioni nel mondo finanziario

Dalla finanza alla sanità, dal settore legale alla logistica, l’IDP trova applicazione in numerosi ambiti, questo perché non solo permette di automatizzare i processi, ma anche di valorizzare l’informazione contenuta nei documenti.

Nel segmento finance in particolare, può fare la differenza, come spiega Daniele Giuliani, CEO di Genio Diligence:

Nel mondo finanziario, dove la velocità e l’accuratezza nella gestione dei documenti sono determinanti, l’Intelligent Document Processingrappresenta un acceleratore strategico e sta trasformando anche il mondo del credito, rendendo i processi più rapidi, sicuri e scalabili. In un settore dove l’affidabilità dei dati e la velocità di risposta sono fondamentali, sia per l’erogazione di prestiti personali che per il credito corporate, l’IDP si sta rivelando una tecnologia chiave.”

Si pensi, per esempio, alle fasi iniziali della richiesta di credito, i clienti, che siano privati o aziende, devono fornire una mole di documenti, come documenti d’identità, certificati di reddito, bilanci, buste paga, visure camerali, piani aziendali, ecc. Ecco, in questa fase l’IDP consente di classificare automaticamente i documenti ricevuti, verificare la completezza della documentazione. estrarre i dati rilevanti, confrontare i dati dichiarati con quelli presenti nei documenti allegati, ottenendo una riduzione drastica dei tempi di onboarding e minori errori nelle valutazioni iniziali”, spiega Giuliani.

“Non solo, l’IDP interviene anche nell’analisi finanziaria per l’istruttoria del credito dove è essenziale valutare la solidità del richiedente, nella gestione delle garanzie, fase in cui il sistema può segnalare anomalie, scadenze incombenti, clausole atipiche o rischi contrattuali nascosti. Ma è indispensabile anche nel monitoraggio post-erogazione, rilevando tempestivamente segnali di deterioramento tramite l’analisi automatica di documenti contabili o comunicazioni aziendali e migliorando così l’efficienza del portafoglio crediti. Senza dimenticare poi il recupero crediti e la gestione contenzioso, visto che quando il credito entra in sofferenza, l’IDP può aiutare ad analizzare rapidamente tutta la documentazione legale e finanziaria relativa al debitore, organizzare e sintetizzare documenti per cause legali o cessioni di credito e migliorare la due diligence nei processi di cartolarizzazione o vendita di portafogli NPL”, chiarisce Giuliani.

(Contenuto realizzato in collaborazione con Genio Diligence)

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