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Videogiochi, e loro importanza anche come investimento

Videogiochi e la loro importanza anche come investimento

I videogiochi da una nuova prospettiva: non solo strumento di intrattenimento

Tutti siamo stati piccoli. E tutti abbiamo giocato ai videogiochi, che si sia la seconda generazione di boomer (non più baby, appunto), o quelle che le hanno seguite, come i Gen X, i Gen Y (i famosi Milleniall), la Gen Z, e la recentissima Gen Alpha, ovverosia i nati a partire dal 2010.

Non solo, ma i “second gen boomer” sono stati quelli che hanno visto nascere le console videoludiche. Sigle come Atari, Intellivision, ColecoVision, ed i famosissimi primi personal computer, i Commodore Vic20 e C64, e l’esclusivo (e da “nerd”) ZX Spectrum. E tutto questo ben prima che la Sony lanciasse sul mercato la prima PlayStation, oggi conosciuta come PS One, visto che siamo ormai alla quinta generazione, e che colossi come Microsoft capissero l’importanza del mercato videoludico.

I videogiochi nel mondo tech

Nell’immenso e variegato mondo della tecnologia da consumatori, quella di cui usufruiamo ogni giorno, ormai i videogiochi sono un elemento imprescindibile. Non solo per il successo di console come la già citata PlayStation, o la rivale di (quasi) sempre XBox, o le varie incarnazioni del super player giapponese Nintendo, ma soprattutto per il successo planetario dei giochi che su queste piattaforme (e sul PC, giova ricordarlo) viaggiano

Titoli come Fortnite, Call of Duty, League of Legends, Minecraft, ormai divenuti veri e propri franchise, non solo tengono impegnati a giocare (molti a livello professionale… pensateci: vivere, e bene, giocando ai videogiochi. Era il sogno di tutti.) decine di milioni di persone, ma hanno aperto le porte ad un concetto di cui sentirete parlare moltissimo, in futuro: il Metaverso.

Cos’è il Metaverso? Beh, in pochissime parole, è l’evoluzione di Internet, ma non la sostituisce. Si tratta di un concetto difficile da definire esattamente, che prefigura un insieme di mondi virtuali e reali interconnessi, popolati da avatar, cioè da rappresentazioni elettroniche di se stessi.

Volete una riprova della cosa? Facebook ha creato una holding per gestire tutte le attività di se stessa, di Instagram, di WhatsApp e dei visori di realtà aumentata e virtuale Oculus che si chiama Meta, e Microsoft ha annunciato che dal 2022 integrerà il Metaverso nella piattaforma Teams con una funzionalità chiamata Mash: gli utenti potranno creare un avatar con cui partecipare alle riunioni di lavoro.

Videogiochi e Metaverso

Nel Metaverso non solo giocheremo al nostro gioco preferito (che sarà inevitabilmente quello scelto dalla Big Corp di turno, perché noi siamo solo fruitori di un qualcosa che ci viene offerto dalla pubblicità, e spesso cadiamo sull’offerta a cui stanno aderendo tutti), ma saremo nel gioco, o in modalità aumentata (vi ricordate Pokemon Go? L’evoluzione di quel concetto, ecco) o addirittura in modalità virtuale (che, previsione, non decollerà mai finché non diventerà mainstream una qualche forma di intrattenimento virtuale con sensazioni reali, perché niente vende come erotismo ed affini).

Ma decine di milioni di persone si accontenteranno comunque di giocare a Tomb Raider non più in terza persona (come nel videogioco originale) od in prima persona (come epigoni più o meno di successo), ma saranno Lara Croft, o qualcosa di simile.

Un mercato in continua evoluzione

Forse non sapete che molte società che producono console e, soprattutto, giochi, sono quotate in Borsa, ovviamente in USA. Colossi come Take-Two Interactive ed Activision Blizzard, od ancora la Electronic Arts, oltre ovviamente alle già citate Sony, Nintendo e Microsoft, od alla cinese Tencent.

E l’essere quotate in borsa espone anche, ben più che se fossero private, alla possibilità di essere acquistate e vendute, come succede a qualunque società pubblica.

Le più costose acquisizioni di società di gioco

Nemmeno una settimana dopo che Take-Two Interactive ha acquisito lo sviluppatore di giochi mobili Zynga per 12,7 miliardi di dollari, Microsoft ha rivendicato il titolo per l’acquisizione di una società di videogiochi più costosa della storia.

Il gigante tecnologico acquisirà, infatti, la famosa società di giochi Activision Blizzard per 69 miliardi di dollari. Questo li rende uno dei più grandi attori del mercato dello sviluppo di videogiochi (un fatto che non è sfuggito alla FTC, cioè l’autorità federale americana che promuove la tutela dei consumatori e l’eliminazione e la prevenzione di pratiche commerciali anticoncorrenziali).

Tali acquisizioni multimiliardarie di società di gioco stanno rapidamente diventando una norma. Alcune delle più grandi acquisizioni sono avvenute negli ultimi tre o cinque anni.

Le maggiori acquisizioni di società di videogiochi

Fino al gennaio 2022, l’acquisto di 8,6 miliardi di dollari da parte di Tencent dell’editore di giochi Supercell è stata la più grande acquisizione dell’industria dei videogiochi.

Il 2022 ha cambiato completamente la situazione con due delle più grandi acquisizioni avvenute nelle prime due settimane. E 10 delle 15 più grandi acquisizioni di aziende di gioco sono avvenute negli ultimi tre anni, per dire di come il mercato sia in fermento.

Le scommesse miliardarie di Microsoft sui videogiochi

L’annuncio di Microsoft di acquisire Activision Blizzard è il segno più chiaro delle ambizioni dell’azienda di diventare un gigante nel mondo del gioco.

Questa fusione renderebbe Microsoft la terza più grande azienda di videogiochi a livello globale in termini di entrate e l’editore dietro giochi come Call of Duty e World of Warcraft.

L’acquisizione di Activision Blizzard non è stata l’unica grande acquisizione che Microsoft ha fatto. Microsoft ha acquisito ZeniMax Media nel 2020 per 7,5 miliardi di dollari, e il creatore di Minecraft Mojang Studios per 2,5 miliardi di dollari nel 2014.

Parte del motivo per cui Microsoft ha fatto acquisizioni così massicce è quello di stare al passo e competere meglio nel mercato dei giochi. Le vendite della loro console Xbox sono andate relativamente male rispetto ai dispositivi PlayStation.

L’annuncio di Sony di acquistare il creatore di Destiny, Bungie, potrebbe essere il loro tentativo di neutralizzare le recenti acquisizioni di Microsoft, e resta da vedere come andrà a finire tutta questa storia, che è sempre in eterna evoluzione.

Il futuro dei videogiochi e ulteriori acquisizioni

Mentre i ricavi del gioco su dispositivi esplodono verso l’alto, le aziende stanno cercando di incassare la loro rilevanza nello spazio sociale online. Anche nel bel mezzo di una pandemia, circa 1.500 fusioni e acquisizioni del valore di 43 miliardi di dollari hanno avuto luogo nel solo 2020 in questo settore.

Con l’emergere di nuovi cambiamenti nel campo dell’esperienza utente, il gioco è ora inestricabilmente legato all’attuale tendenza del Metaverso. Mentre i giochi online e lo streaming diventano mainstream, potremmo sperimentare il gioco in un modo completamente nuovo e coinvolgente.
Poiché le grandi aziende tecnologiche continuano a muoversi nel settore dei giochi per diversificare i loro flussi di entrate, potremmo vedere più acquisizioni e consolidamenti all’orizzonte. E la storia continua…

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