L’analisi di Altroconsumo per L’Economia del Corriere della Sera ha fotografato un mercato bancario in continua evoluzione tra costi dei conti correnti, prelievi, bonifici e carte di credito. Le banche online restano più economiche delle tradizionali, ma il panorama è frammentato e in rapida trasformazione, spinto dalla digitalizzazione e dalle nuove normative europee.
Conti correnti online in aumento: i trend del mercato bancario
Una recente indagine, realizzata da Altroconsumo per L’Economia del Corriere della Sera, ha evidenziato un andamento divergente nei costi dei conti correnti, dei prelievi e bonifici, e delle carte di credito. Da una parte, si registrano sensibili aumenti dei prezzi nei conti online, dall’altra cali significativi nei conti tradizionali.
Per i conti online, l’incremento medio annuo registrato nella prima metà del 2025 è stato notevole. I pensionati con uso medio dei servizi bancari hanno visto salire i costi del 23%, fino a 47,15 euro annui. Per le famiglie con attività media l’aumento è stato del 21%, raggiungendo i 41,31 euro. Infine, i giovani hanno registrato una crescita del 17%, con un costo medio di 29,98 euro. I rincari maggiori si devono principalmente agli adeguamenti tariffari di Hallo Bank!-Bnl, Widiba (Mps) e Mediolanum.
Tra le banche online si fanno largo nuove realtà come Isybank di Intesa Sanpaolo, che offre conti a zero spese annuali per i giovani (ad eccezione della carta di credito), mentre N26 e Revolut propongono canoni minimi rispettivamente di 4 e 5,34 euro, sebbene senza carta di credito inclusa. Per famiglie e pensionati, la banca online più conveniente rimane ING, con conti correnti a costo zero.
Diverso il quadro per i conti tradizionali, dove si registra un calo dei costi medi, tranne che per i giovani. Le famiglie pagano circa 157 euro annui (-3,91%), i pensionati 137 euro (-8,14%) e i giovani 83,73 euro (+2,54%). La riduzione è dovuta principalmente alle nuove offerte lanciate da Intesa Sanpaolo e Poste Italiane, che hanno abbassato i canoni dei propri conti correnti, modificando radicalmente il panorama competitivo.
Revisione dell’Icc e impatto della normativa europea sui bonifici
Al centro della discussione sul costo dei conti correnti, prelievi, bonifici e carte di credito c’è l’Icc, ossia l’indicatore dei costi complessivi annui. Creato vent’anni fa, l’Icc appare oggi parzialmente superato dall’evoluzione delle abitudini bancarie. La diffusione dei pagamenti digitali e il calo nell’utilizzo di assegni e contanti ne hanno ridotto l’attualità.
Secondo i dati forniti dall’Abi, nel 2024 i prelievi presso gli sportelli automatici sono calati a 806 milioni di operazioni, mentre i prelievi allo sportello tradizionale sono scesi a 102 milioni di operazioni. La Banca d’Italia, insieme all’Associazione bancaria italiana, sta lavorando a una revisione dell’Icc, con l’obiettivo di riflettere più fedelmente l’operatività reale dei clienti.
Un altro elemento che ha inciso sui costi delle banche riguarda l’entrata in vigore del regolamento europeo 2024/886, che ha imposto l’equiparazione dei bonifici istantanei a quelli ordinari in termini di costo. Dal 9 gennaio 2025 le banche sono obbligate a ricevere bonifici istantanei senza sovrapprezzi e dal prossimo 9 ottobre dovranno anche inviarli alle stesse condizioni. Questo ha determinato una forte riduzione dei costi medi. Il bonifico istantaneo online è passato da 2,35 euro a 73 centesimi (-69%), mentre il bonifico ordinario online è sceso a 76 centesimi.
Quali sono le banche più convenienti
L’analisi dettagliata di Altroconsumo su conti correnti, prelievi, bonifici e carte di credito ha individuato significative differenze tra i vari istituti di credito. Tra i conti tradizionali, Poste Italiane si è posizionata in testa alla classifica di convenienza con 98,15 euro annui per le famiglie, 89 euro per i pensionati e 29 euro per i giovani.
Intesa Sanpaolo ha ridotto sensibilmente i costi grazie alle nuove formule XMe Gold e XMe Silver, portando il canone annuale rispettivamente a 127,30 euro per le famiglie, 128,10 euro per i pensionati e 115 euro per i giovani. Meno brillante la performance del Montepaschi, che ha aumentato il costo dei propri conti di oltre il 50%, perdendo terreno rispetto alla concorrenza.
Analizzando i singoli servizi, i bonifici allo sportello fisico restano i più onerosi, con un costo medio di 5,43 euro, mentre le operazioni digitali risultano più economiche. Il costo medio della carta di credito si attesta a 45,84 euro annui (+1,1%), mentre il Bancomat rimane stabile a 10,80 euro.
Al vertice della classifica dei conti online troviamo Banca Sistema con SI conto! Corrente, che grazie a un tasso attivo dell’1,5% consente ai clienti di guadagnare fino a 44,40 euro annui. Tra i conti tradizionali, Ibl Banca con il pacchetto Controcorrente – Pacchetto semplice si distingue per un rendimento attivo di 2,96 euro annui.