Dalla revisione del Pnnr, spunta un nuovo piano di rottamazione dei veicoli inquinanti. Previsti incentivi per 597 milioni, ricavati dai “risparmi” sulle colonnine elettriche.
È in arrivo, del tutto inatteso, un piano di incentivi auto per il 2025, orientato a un preciso scopo: sostituire i veicoli inquinanti con nuovi modelli elettrici. I fondi arrivano da una revisione delle priorità del Piano nazionale di ripresa e resilienza. Nello specifico, si parla di quasi 600milioni euro – per la precisione 597 milioni – che erano stati inizialmente stanziati per finanziare l’installazione di oltre 20 mila colonnine elettriche, su strade e autostrade italiane, entro il 2026. La risposta del mercato però, è stata piuttosto debole. Ecco che quindi tali fondi ora saranno impiegati sempre nell’ambito della transizione Green, ma puntando su un nuovo obiettivo: rinnovare profondamente il parco auto del nostro Paese, attraverso la rottamazione di 39mila auto a diesel e benzina.
Non solo mobilità sostenibile
Questa misura si inserisce in una più ampia revisione del Pnnr. La trattativa con Bruxelles infatti, non riguarda soltanto la mobilità sostenibile, ma si focalizza anche sul l’implementazione degli impianti di biometano – per lo sviluppo dell’economia circolare dei rifiuti – e sulla rimodulazione degli investimenti ferroviari per il potenziamento di tratte strategiche.
Nel corso della cabina di regia, è emerso altresì lo stato di avanzamento del Piano per l’Italia: il Bel Paese risulta lo Stato UE che ha ricevuto l’importo maggiore di finanziamento, pari a 122 miliardi di euro, corrispondente al 63% della dotazione complessiva del Pnnr.
Nuovi incentivi auto: gli scaglioni Isee
Venendo alle modalità pratiche, il nuovo programma intitolato “Rinnovamento della flotta di veicoli privati e commerciali leggeri con veicoli elettrici”, prevede contributi calibrati in base ai valori Isee.
Nello specifico, i bonus saranno così suddivisi:
- I cittadini con un reddito fino a 30.000 euro potranno ricevere un incentivo fino a 11.000 euro;
- I cittadini rientranti nella fascia tra 30 e 40.000 euro potranno contare su 9.000 euro.
Il tetto massimo per accedere all’incentivo è pari a un valore Isee di 40.000 euro.
I privati e le famiglie potranno beneficiare del bonus esclusivamente per l’acquisto di nuove auto elettriche di categoria M1 (fino a 8 posti), a fronte della rottamazione di un veicolo a motore endotermico.
Nell’intervento rientrano anche le microimprese: potranno acquistare veicoli commerciali (categoria N1 e N2) destinati al trasporto merci – sempre a emissioni zero – beneficiando di un contributo pari al 30% del valore del mezzo. Il tetto massimo previsto, in questo caso, è di 20 mila euro.
Gli incentivi saranno sfruttabili entro il 30 giugno 2026.
I timori di Motus-E
Dinanzi ai nuovi incentivi annunciati, la reazione di Motus-E è stata positiva. L’associazione italiana dell’industria della mobilità elettrica – come riporta l’Espresso – ha accolto “con grande soddisfazione la decisione del governo e in particolare del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica di convogliare sugli incentivi ai veicoli elettrici un’importante quota dei fondi residui a disposizione del Pnrr”. Riserva tuttavia un timore: l’effetto annuncio potrebbe portare al blocco del mercato delle elettriche, in attesa dell’arrivo dell’Ecobonus. Scenario già verificatosi lo scorso anno.