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Recupero crediti, crescono gli investimenti e i crediti affidati

Per il 2020 Unirec stima una crescita del 55% dei crediti affidati. Bene anche gli investimenti in innovazione di processo e di prodotto

Nel 2020 il settore del recupero crediti ha subito una brusca frenata a causa della pandemia da covid19. Tuttavia, i crediti affidati e gli investimenti in innovazione sono destinati a crescere. È quanto emerso da una recente ricerca di Unirec (Unione nazionale imprese a tutela del credito) in collaborazione con Istituto Piepoli. Lo studio, intitolato “Il mercato del credito e il suo sviluppo futuro”, ha coinvolto le imprese associate (oltre l’80% del comparto) e le aziende committenti. Le società coinvolte hanno sede per il 41% nel Nord Ovest, per il 14% nel Nord Est, per il 26% nel Centro Italia e per il 19% nel Sud e nelle Isole.

Nonostante il calo di fatturato, la ricerca ha evidenziato che entro la fine del 2020 i crediti affidati alle società di recupero cresceranno del 55%. Vi sarà una maggiore concentrazione di aziende nel mercato e un’offerta altamente concorrenziale. Bene anche sul fronte degli investimenti. Il 62% del campione infatti ha dichiarato di investire in piani pluriennali e nello specifico in innovazione di processo, di prodotto e formazione operativa. Il 35% si aspetta un’ulteriore crescita degli investimenti entro la fine dell’anno.

Anche la continuità operativa, nei mesi scorsi, è stata ottimale. Il 91% delle aziende ha dichiarato di aver continuato a lavorare grazie allo smart working e solo il 9% ha dovuto usufruire della cassa integrazione. Il report ha evidenziato inoltre che il 58% delle aziende di recupero crediti dispone di servizi aggiuntivi quali, assistenza legale (39%), indagini economiche e finanziarie (25%) e prevenzione insolvenza (14%).

Nel rapporto con la committenza il 69% delle associate ha dichiarato che le performances sono estremamente rilevanti. Il 44% sostiene l’importanza della compliance, mentre per il 38% l’offerta di servizi ausiliari è abbastanza importante. Per il 76% delle aziende la velocità di risposta è fondamentale.“Siamo un’industria ad alta intensità di lavoro che sta investendo sempre di più anche nel digitale per migliorare la qualità del servizio” ha dichiarato il Presidente di Unirec Francesco Vovk “Nel particolare contesto post Covid è necessario adattare le nostre mappe mentali a nuovi modelli di lavoro e architetture digitali. Il settore della gestione del credito è maturo e innovativo in Italia, nel nostro ruolo di ordinatore di mercato stiamo studiando nuovi modelli e soluzioni capaci di rivedere i rapporti per rendere il sistema sempre più efficace e resiliente”.

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