Rispetto al livello massimo delle sofferenze nette, raggiunto a novembre 2015 (88,8 miliardi), la riduzione è stata di 69 miliardi (pari a -77,7%)
Secondo quanto rilevato dal rapporto mensile dell’Associazione Bancaria Italiana, nel mese di maggio 2021 si è assistito a un aumento dei prestiti a imprese e famiglie del 4,4% rispetto allo scorso anno. Nello specifico, ad aprile 2021, per i prestiti alle imprese si è registrato un aumento del 4,5% su base annua. L’aumento è del 4,1% per i prestiti alle famiglie.
Nel mese di maggio i tassi di interesse sulle operazioni di finanziamento – si legge nella nota – si mantengono su livelli particolarmente bassi, sui minimi storici. Nello specifico, il tasso medio sul totale dei prestiti è stato spari al 2,23% (stesso valore del mese precedente e 6,18% prima della crisi, a fine 2007); il tasso medio sulle nuove operazioni di finanziamento alle imprese è stato l’1,17% (1,19% il mese precedente; 5,48% a fine 2007); il tasso medio sulle nuove operazioni per acquisto di abitazioni è stato infine l’1,43% (1,37% ad aprile 2021, 5,72% a fine 2007).
Sul fronte della qualità del credito, le sofferenze nette (cioè al netto delle svalutazioni e accantonamenti già effettuati dalle banche con proprie risorse) ad aprile 2021 sono risultate essere 19,8 miliardi di euro, in riduzione rispetto ai 19,9 miliardi di marzo 2021 e ai 26,1 miliardi di aprile 2020 (-6,3 miliardi pari a -24,0%) e ai 32,6 miliardi di aprile 2019 (-12,8 miliardi pari a -39,2%). Rispetto al livello massimo delle sofferenze nette, raggiunto a novembre 2015 (88,8 miliardi), la riduzione è stata di 69 miliardi (pari a -77,7%).
Il rapporto sofferenze nette su impieghi totali è stato pari all’1,15% ad aprile 2021, (era 1,50% ad aprile 2020, 1,87% ad aprile 2019 e 4,89% a novembre 2015).
In Italia, a maggio 2021, la dinamica della raccolta complessiva (depositi da clientela residente e obbligazioni) è risultata in crescita del +6,3% su base annua. I depositi (in conto corrente, certificati di deposito, pronti contro termine) sono aumentati, nello stesso mese, di 135 miliardi di euro rispetto allo scorso anno (variazione pari a +8,2% su base annuale), mentre la raccolta a medio e lungo termine, cioè tramite obbligazioni, è scesa, negli ultimi 12 mesi, di poco più di 17 miliardi di euro in valore assoluto (pari a -7,6%).
A maggio 2021, il tasso di interesse medio sul totale della raccolta bancaria da clientela è stato lo 0,47%, (stesso valore nel mese precedente).
Il margine (spread) fra il tasso medio sui prestiti e quello medio sulla raccolta a famiglie e società non finanziarie è rimasto in Italia su livelli particolarmente bassi, a maggio 2021 risulta di 176 punti base (176 punti base anche nel mese precedente), in marcato calo dagli oltre 300 punti base di prima della crisi finanziaria (335 punti base a fine 2007).
