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Banche, assicurazioni, SIM. Quali sono le migliori d'Italia?

Banche, assicurazioni, SIM. Quali sono le migliori d’Italia?

387 banche, 108 assicurazioni, 28 SIM. La lente di Mediobanca sulla finanza italiana ci dice quali siano le migliori società.

C’era una volta…

57 anni fa (era il 1975) Mediobanca ha iniziato il suo “coverage”, la sua copertura, del sistema imprenditoriale italiano, pubblicando da allora un’indagine accurata sulle principali società italiane. 

Nel 1975 c’era ancora la lira, e sarebbe durata per ancora 24 anni sui mercati e 27 per le persone comuni. La Juventus vinceva il suo 16° titolo nel calcio, Il Presidente della Repubblica era Govanni Leone, quello del Consiglio Aldo Moro, con il governo Moro IV. Esistevano ancora la Democrazia Cristiana, il PSI e tutta un’altra galassia di partiti che da lì a poco sarebbero confluiti nel famoso (o famigerato) “pentapartito”. Si era nel mezzo della stagione delle stragi terroristiche rosse e nere, iniziate nel 1968, e che sarebbero culminate nel 1977. Praticamente il 1975 era diverse ere geologiche fa…

Ma la lungimiranza di Mediobanca, allora ancora presieduta, ovviamente, dal suo fondatore e deus ex machina Enrico Cuccia, fu di incominciare a capire che il tessuto imprenditoriale italiano, 30 anni dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale, stava cambiando, e che questi cambiamenti andavano monitorati attentamente.

57 anni dopo, Mediobanca ha appena pubblicato il suo report annuale (riferito al 2021), che copre al momento 3.442 aziende. Tra queste, come detto, 387 banche, 108 assicurazioni, e 28 SIM.

Banche

Niente di particolarmente rilevante rispetto agli anni scorsi, comunque. Nel 2021 la classifica delle prime 20 banche italiane (in base al totale di attivo tangibile) non subisce grosse variazioni. Intesa Sanpaolo rimane la prima, con 1.059,5 miliardi di euro (+6,5% rispetto al dato del 2020). Seconda rimane UniCredit (con 914,5 miliardi). Viene poi Cassa Depositi e Prestiti (con 412,9 miliardi).

Rispetto all’edizione che faceva rifferimento al 2020, fa il suo ingresso nella Top20, per la prima volta, la Banca di Credito Cooperativo di Roma, in ventesima posizione con 15 miliardi. Per una BCC (banca di credito cooperativo), si tratta della prima volta in una posizione di buona preminenza. Esce fuori dalla lista il gruppo Creval, ma solo perché incorporato nel corso del 2021 da Credit Agricole Italia, che occupa quindi la settima posizione, dietro a Banco BPMBanca Monte dei Paschi di Siena e BPER Banca.

Lo studio della banca d’affari milanese fa notare come, anche lo scorso anno, siano proseguite le aggregazioni tra gli istituti. Su tutte spicca l’incorporazione di UBI Banca da parte di Intesa Sanpaolo, e ben 12 operazioni di aggregazione da parte delle BCC (a far seguito ad un percorso iniziato nel 2016, quando Presidente del Consiglio era Matteo Renzi), a confermare un trend iniziato allora.

Queste ultime hanno aderito ai tre principali gruppi cooperativi: Cassa Centrale Banca (con 71 Istituti al suo interno), Gruppo Bancario Cooperativo Iccrea (ben 129) e Casse Raiffeisen (39 per questa particolare realtà locale, e giuridicamente autonoma, dell’Alto Adige).

Q significa “società quotata” sulla Borsa Italiana a Milano

Assicurazioni

In campo assicurativo, è chiaramente Generali (uno dei principali gruppi europei) che continua a mantenere il dominio assoluto della top10 dei gruppi. I suoi premi lordi, grazie alla sua struttura multinazionale e al consolidamento integrale del gruppo Cattolica Assicurazioni nel 2021, ammontano oggi a 74,3 miliardi. Da sola Generali rappresenta il 57% del totale realizzato dall’intero comparto assicurativo italiano. Ad essa seguono il gruppo Poste Vita (con 17,9 miliardi di premi lorid) e Gruppo Unipol (con 12,3 miliardi).

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SIM

Tra le SIM (società di investimento mobiliare, che da molti anni, ormai, hanno sostituito i vecchi agenti di cambio), c’è una situazione di dominio paragonabile alle assicurazioni. Primeggia infatti in maniera assoluta Sanpaolo Invest SIM, unica società con un margine di intermediazione superiore ai 100 milioni (ben 163,4 milioni nel 2021), seguita da Cordusio SIM (comunque ben messa con 83,8 miliardi) ed Equita SIM (non distante dalla seconda con 74 miliardi). Ersel SIM supera Intermonte SIM, piazzandosi al quarto posto, e confermando la forte crescita della realtà piemontese.

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