di:  

CIA

AI & Tech

Anche la CIA avrà un sistema di AI simile a ChatGpt

La CIA sfrutterà un sistema di intelligenza artificiale non dissimile da ChatGpt. Gli Stati Uniti stanno sviluppando un sistema per non essere superati dalla Cina, che punta a divenire la prima nazione al mondo in ambito tecnologico.

Anche la CIA potrebbe avere il suo ChatGpt. A comunicarlo è Bloomberg, secondo cui l’Agenzia governativa sarebbe al lavoro per lo sviluppo di un’intelligenza artificiale capace di raccogliere informazioni e analizzare dati utili per le indagini.

Del progetto sembra che se ne occuperà la divisione Open-Source Enterprise della CIA, che fornirà lo strumento anche alle altre 18 agenzie di intelligence, FBI compresa.

In cosa consiste il nuovo tool della CIA?

Secondo indiscrezioni, si tratterebbe di un sistema di intelligenza artificiale di tipo generativo non dissimile da ChatGpt. Nonostante si conosca ancora ben poco, questo software sarà in grado di rispondere alle domande degli utenti e sarà di uso esclusivo delle diverse agenzie statunitensi. Quello che invece si sa, è che sarà di grande aiuto per lo svolgimento delle indagini open-source, permettendo una consultazione agevole di qualsiasi informazione. Verrà sfruttato, tra gli altri, per individuare manipolazioni e frodi nel settore finanziario.

Il direttore dell’Open-Source Enterprise Randy Nixon fa sapere che dai giornali e dalla radio, l’agenzia è passata all’utilizzo di giornali e televisione via cavo, a Internet di base, ai big data e che ora sta vivendo un periodo di “significativo progresso tecnologico”.

Il tool consentirà l’analisi dell’elevato numero di dati raccolti negli ultimi ottanta anni, permettendo una rapida elaborazione e arrivando direttamente alla fonte originale. In questo modo sarà possibile fare un’analisi per meglio comprendere il contesto nonché il momento storico di acquisizione dei dati.

USA versus Cina

Lo strumento, che potrebbe essere disponibile nel breve, sembra sia nato come risposta alla Cina, in continua crescita nello sviluppo innovativo. Pechino, infatti, nel dichiarare l’intenzione di voler guidare la supremazia tecnologica entro la fine del decennio, preoccupa molti Stati democratici. Anche per questo motivo, gli Stati Uniti sono decisi più che mai a tenere monitorata la potenza cinese e il suo sviluppo in ambito tech.

CONDIVI QUESTO ARTICOLO!

Iscriviti alla newsletter

    La tua email *

    Numero di cellulare

    Nome *

    Cognome *

    *

    *

    Inserisci sotto il seguente codice: captcha