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Italia terzultima nel mondo sulla conoscenza della cybersecurity

Secondo una recente indagine condotta da NordVPN, azienda nel campo della sicurezza informatica, l’Italia si colloca al terzultimo posto a livello globale in quanto a conoscenza della cybersecurity e della privacy su Internet con un punteggio complessivo di 57/100.

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L’Italia è terzultima nel mondo per conoscenza su privacy e sicurezza online con un risultato di 57 punti su 100. È quanto emerso dal sondaggio annuale di NordVPN, National Privacy Test (NPT), che ha coinvolto 26.174 partecipanti di 175 paesi diversi.

Le principali lacune degli italiani emergono, in particolare, nella conoscenza dello spoofing degli indirizzi URL e, in generale, delle tecniche utilizzate dagli hacker per mascherare la reale identità degli indirizzi web. In questo specifico ambito, l’Italia ha ottenuto il punteggio più basso. Un’altra priorità è quella di potenziare la consapevolezza riguardo alla privacy e alla sicurezza dei dispositivi connessi.

Ad occupare le prime posizioni del sondaggio NPT ci sono al primo posto Polonia e Singapore (con 64 punti su 100). Nelle altre posizioni del podio figurano Germania e Stati Uniti (63/100) e Regno Unito, Austria e Portogallo (62/100). Nonostante alcuni paesi abbiano conseguito la piena sufficienza in materia, la consapevolezza delle persone su privacy e cyber security risulta in calo. Ad oggi, il punteggio medio dell’NPT a livello globale è pari al 61%, in calo rispetto al 2022 (64%) e al 2021 (66%).

In Italia c’è scarsa conoscenza degli strumenti di protezione

La ricerca evidenzia che gli italiani sono abili nella creazione di password sicure (97%), nel riconoscere offerte sospette da parte dei servizi di streaming (92%) e i rischi che corrono salvando i dati relativi alle carte di credito sul proprio browser, o quelli che derivano dall’utilizzo di password simili su diversi account (85%).

Tuttavia, solo il 3% ha una buona conoscenza degli strumenti online per la protezione della privacy digitale e solo 1 su 10 sa quali dati vengono raccolti dagli ISP, i fornitori di connettività Internet, all’interno dei metadati.

Nel confronto con il 2021, si è osservato un aumento del numero di italiani in grado di riconoscere un attacco phishing (49% rispetto al 58% nel 2023). Viceversa, un minor numero di italiani sa che Facebook ha le capacità di raccogliere dati sulle persone non iscritte alla piattaforma (60% nel 2021 rispetto al 48% nel 2023).

NordVPN suggerisce alcuni consigli da utilizzare per la sicurezza online come, ad esempio, l’adozione di password uniche per ogni account, l’utilizzo dei sistemi di autenticazione a più fattori e l’aggiornamento regolare del software e delle applicazioni.

Conoscenza cybersecurity: male anche Francia e Spagna

La Francia si posiziona poco sopra l’Italia nella classifica dell’NPT con un punteggio di 59/100. I transalpini hanno ottenuto il terzo peggior risultato a livello globale per la consapevolezza sulla privacy e uno dei voti peggiori sulla vita digitale quotidiana.

Male anche gli spagnoli, che hanno ottenuto risultati fra i più bassi del mondo in varie categorie, mostrando difficoltà simili a quelle degli italiani.

La ricerca di NordVPN conclude ricordando l’importanza di aumentare la consapevolezza rispetto ai rischi online e condividere le migliori pratiche per proteggere l’ambiente digitale in continua evoluzione. Il CTO di NordVPN, Marijus Briedis, ha sottolineato la missione dell’NPT nel creare una comunità consapevole sulla privacy, in linea con la visione di costruire un ambiente digitale resiliente.

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