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L'innovazione trasversale del mondo digitale del credito

Innovazione digitale del credito, Leone (Kibitzer): “Fintech e regtech sono estremamente importanti”

Innovazione come trasformazione del settore creditizio attraverso l’applicazione di tecnologie digitali avanzate, con strumenti come l’intelligenza artificiale, l’analisi dei big data, i processi automatizzati e le piattaforme online per ottimizzare l’intero ciclo di vita del credito, dalla valutazione del rischio alla gestione del recupero crediti.

Innovazione digitale del credito? Anche in un’era come la nostra, dominata dai sistemi IoT, ci può essere. Basta pensare all’adozione di nuove metodologie e tecnologie per ottimizzare processi funzionali e migliorare l’interazione uomo-macchina. E Fintech e Regtech rivestono un ruolo cruciale nella trasformazione della finanza e nella gestione normativa, con la necessità di bilanciare innovazione e regolamentazione per garantire un progresso equo e sostenibile nel contesto della rapida evoluzione tecnologica.

Abbiamo chiesto a Giuseppe Leone, uno dei due founder di Kibitzer, un approfondimento su questi concetti.

Che cosa si intende per innovazione nel settore software?

Il concetto di innovazione si traduce nella ricerca continua di miglioramenti attraverso l’adozione di nuove metodologie e tecnologie per affrontare le sfide emergenti nei vari settori.

Nel campo del software, l’innovazione implica l’esplorazione di nuove metodologie, logiche, linguaggi e algoritmi per ottimizzare i processi funzionali, mantenendo l’integrità dei dati e migliorando la velocità di esecuzione, sempre considerando il rapporto uomo-macchina.

Sebbene lo sviluppo esponenziale del settore software sia relativamente recente, la sua storia affonda le radici in idee visionarie di pionieri matematici e scientifici antichi, come dimostra il primo computer analogico, l’Anticitera, oltre 2000 anni fa.

Da allora, la storia dei “calcolatori” ha registrato numerosi progressi, culminando nell’attuale era dell’intelligenza artificiale, ma rimane importante riconoscere che l’innovazione è il frutto di un lungo percorso evolutivo, spesso trascurato dalle narrazioni delle grandi aziende tecnologiche.

Nonostante i successi nel replicare il pensiero logico-matematico umano, la coscienza umana rimane un traguardo ancora lontano, evidenziando il carattere unico e insostituibile della dimensione umana.

Come si può essere un’azienda trasversale?

Sviluppando soluzioni innovative per migliorare le operazioni aziendali, in settori come finanza, ingegneria e tecnologia dell’informazione.

Anche lavorando su una varietà di piattaforme informatiche, tra cui gestione del lavoro remoto, formazione a distanza, analisi finanziaria e gestione del credito. Queste soluzioni comprendono applicazioni per la profilatura di clienti finanziari, software per la pianificazione bancaria e una piattaforma avanzata per la gestione del recupero crediti, utilizzando tecnologie come il predictive dialer e l’intelligenza artificiale.

Il futuro prossimo venturo è una piattaforma per fornire strumenti di trading sistematico agli investitori, mantenendo il focus sull’efficienza e la funzionalità aziendale.

Come giudicate un buon lavoro nel settore del credito?

Condivisione di esperienza nel settore creditizio e informatico con i partner, innanzitutto.

Poi è importante una comunicazione aperta e collaborativa, con competenze approfondite per progettare soluzioni efficaci e innovatrici. Non solo esecuzione di istruzioni, ma anche valutazione di funzionalità e esame di idee basate sull’esperienza per implementare algoritmi e processi digitali avanzati.

Fintech, regtech…perché sono così importanti?

Il Fintech ha radici profonde nel mondo della finanza, che da sempre costituisce il fulcro dell’equilibrio sociale ed economico.

Le prime applicazioni pratiche dei calcolatori sono state impiegate proprio nel settore finanziario, testimonianza della sua centralità. Oggi, con l’avvento di dispositivi hardware e software diffusi, la finanza si apre a una vasta platea, con conseguenze sia positive che negative.

L’evoluzione del Fintech ha trasformato radicalmente la società contemporanea, influenzando il modo in cui le persone interagiscono, lavorano e si divertono. Tutto ciò ha avuto un impatto significativo sulla finanza, con la nascita del Bancomat nel 1983 come primo segno tangibile di questa evoluzione.

Il settore della regolamentazione è invece costretto a confrontarsi con una sfida: la velocità dell’innovazione tecnologica supera spesso la velocità con cui si aggiornano le normative.

Il Regtech si focalizza sulla digitalizzazione delle regole e delle normative, un campo in continua evoluzione, soprattutto in un paese come l’Italia, dove la complessità normativa può rappresentare una sfida per le organizzazioni.

La tecnologia è cruciale per ottimizzare i processi, garantire l’integrità delle informazioni e gestire efficacemente scadenze e obblighi. Tuttavia, spesso le normative sono obsolete o poco adattabili alla velocità dei cambiamenti sociali ed economici, richiedendo sforzi extra nell’adattarle al mondo moderno.

In altri casi, l’innovazione procede così rapidamente che le istituzioni faticano a tenere il passo, come nel caso della regolamentazione sull’uso delle tecnologie da parte dei minori.

Queste sfide evidenziano la necessità di un equilibrio tra regolamentazione e innovazione, preservando nel contempo l’importanza dell’educazione digitale e del rispetto per la mente umana come fondamentale per il progresso tecnologico.

(Contenuto realizzato in collaborazione con Kibitzer)

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