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Credito, troppi prestiti bancari non rimborsati. Record negativo della Lombardia

Credito, troppi prestiti bancari non rimborsati. Record negativo della Lombardia

La regione del Nord Ovest si presenta come l’area più problematica, con un totale di 10,5 miliardi di prestiti inesigibili, rappresentanti il 30,9% del debito nazionale, secondo quanto riportato dal Centro Studi di Unimpresa.

I prestiti non rimborsati a colpo d’occhio

Le imprese italiane hanno accumulato oltre 34 miliardi di euro in prestiti bancari non restituiti. La Lombardia detiene il primato con quasi 8 miliardi di euro di debiti non saldati, che costituiscono il 23% del totale nazionale.

Al secondo e terzo posto nella classifica delle regioni più indebitate si trovano rispettivamente il Lazio, con 4 miliardi e 887 milioni (14%), e l’Emilia Romagna, con 3,2 miliardi (9,5%). Al contrario, la Sardegna, con 603 milioni (1,8%), l’Umbria, con 487 milioni (1,4%), e la Calabria, con 483 milioni (1,4%), risultano essere le regioni con il minor indebitamento derivante da prestiti bancari non onorati.

Analizziamo le diverse aree territoriali. Emerge che il Nord Ovest rappresenta la situazione più critica per le imprese, con un totale di 10,5 miliardi di euro di prestiti inesigibili, pari al 30,9% del totale nazionale. Questi dati emergono da un report del Centro Studi di Unimpresa, basato su informazioni fornite dalla Banca d’Italia.

Suddividiamo il totale dei prestiti bancari non rimborsati dalle aziende italiane (34,1 miliardi). Si riscontra che 13,1 miliardi sono classificati come sofferenze, la categoria più grave che comporta perdite per gli istituti, mentre 19,3 miliardi sono considerati inadempienze probabili, e 1,5 miliardi rappresentano rate scadute, la tipologia con maggiori possibilità di regolarizzazione.

I prestiti non rimborsati regione per regione

La distribuzione geografica dei prestiti inesigibili riflette sostanzialmente la distribuzione del PIL.

La Lombardia, data la sua notevole dimensione economica e la distribuzione territoriale del PIL italiano, occupa la posizione di vertice nella lista delle regioni con il maggior numero di imprese che hanno accumulato prestiti bancari non rimborsati. Un totale di 7,8 miliardi di euro, equivalente al 23% del totale nazionale. Di questi, 2,6 miliardi sono classificati come sofferenze, 4,9 miliardi come inadempienze probabili e 277 milioni come rate scadute.

Al secondo posto, come detto, troviamo il Lazio, con 4,8 miliardi (14,4%). 1,9 miliardi in sofferenze, 2,6 miliardi inadempienze probabili e 270 milioni di rate scadute.

Segue l’Emilia Romagna, come ricordato al terzo posto, con 3,2 miliardi (9,5%). 1,2 miliardi di sofferenze, 1,9 miliardi di inadempienze probabili e 84 milioni di rate scadute.

Il Veneto occupa la quarta posizione con 2,54 miliardi (7,5%). 1 miliardo di sofferenze, 1,3 miliardi di inadempienze probabili e 117 milioni di rate scadute.

La Toscana si colloca al quinto posto con 2,52 miliardi (7,4%). 1 miliardo in sofferenze, 1,4 miliardi inadempienze probabili e 96 milioni di rate scadute.

Nel Mezzogiorno, arriviamo alla Campania, che registra un totale di crediti problematici pari a 2,1 miliardi (6,4%). 1 miliardo di sofferenze, 1 miliardo di inadempienze probabili e 158 milioni di rate scadute.

Tornando al Nord, Piemonte e Valle d’Aosta accumulano un totale di 1,9 miliardi (5,7%). 864 milioni sono di sofferenze, 1 miliardo di inadempienze probabili e 89 milioni di rate scadute.

Ancora nel Sud, Puglia e Basilicata presentano 1,6 miliardi (4,9%). 664 milioni di sofferenze, 900 milioni di inadempienze probabili e 92 milioni di rate scadute.

Segue la Sicilia con 1,4 miliardi (4,2%), per 672 milioni di sofferenze, 658 milioni di inadempienze probabili e 85 milioni di rate scadute.

Infine, tornando al settentrione, il Trentino Alto Adige registra poi 1,2 miliardi (3,7%). 228 milioni sono sofferenze, 1 miliardo di inadempienze probabili e 27 milioni di rate scadute.

Dove gli arretrati sono inferiori a 1 miliardo

Le Marche sono la prima delle regioni sotto quota 1 miliardo, con un totale di arretrati delle imprese pari a 809 milioni (2,4%). 351 milioni sono sofferenze, 421 milioni inadempienze probabili e 37 milioni rate scadute.

Le aziende di Abruzzo e Molise mettono insieme arretrati per 763 milioni (2,2%). 308 milioni sono sofferenze, 408 milioni inadempienze probabili e 47 milioni rate scadute.

Si va poi alla Liguria, con 735 milioni complessivi (2,2%). 228 milioni sono sofferenze, 460 milioni inadempienze probabili e 47 milioni rate scadute.

In Friuli Venezia Giulia si registrano crediti deteriorati delle imprese per complessivi 674 milioni (2%). 200 milioni sono sofferenze, 457 milioni inadempienze probabili e 17 milioni rate scadute.

In Sardegna ci sono, invece, 305 milioni di sofferenze, 274 milioni di inadempienze probabili e 24 milioni di rate scadute; in Umbria 200 milioni di sofferenze, 263 milioni di inadempienze probabili e 24 milioni di rate scadute; in Calabria 200 milioni di sofferenze, 217 milioni di inadempienze probabili e 53 milioni di rate scadute.

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