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Tassi di interesse dei nuovi mutui oltre il 4%

Tassi di interesse dei nuovi mutui oltre il 4% a febbraio 2023

A febbraio Bankitalia attesta, in una sua pubblicazione specifica, come i tassi d’interesse sui nuovi prestiti bancari alle famiglie per l’acquisto di abitazioni si siano collocati al 4,1%.

Il tweet di Bankitalia

Proprio così. Ieri, 12 aprile 2023, Bankitalia ha dato comunicazione, anche via social media, di come a febbraio i tassi d’interesse sui nuovi prestiti bancari alle famiglie per l’acquisto di abitazioni si siano collocati al 4,1% (in aumento, quindi); i tassi sui nuovi prestiti alle società non finanziarie sono stati pari al 3,6%. Ecco il tweet.

I dati sui prestiti

Come riporta l’istituto di Via Nazionale, in febbraio i prestiti al settore privato, corretti sulla base della metodologia armonizzata concordata nell’ambito del Sistema Europeo delle Banche Centrali (SEBC), sono cresciuti dell’1,1 percento sui dodici mesi (1,6 nel mese precedente). I prestiti alle famiglie sono aumentati del 2,5 per cento sui dodici mesi (3,0 nel mese precedente), mentre quelli alle società non finanziarie sono diminuiti dello 0,5 per cento (nel mese precedente il tasso di variazione sui dodici mesi era risultato nullo). I depositi del settore privato sono diminuiti del 2,4 per cento sui dodici mesi (-1,8 in gennaio); la raccolta obbligazionaria è aumentata del 3,9 per cento (0,7 in gennaio).

I dati sui tassi di interesse

In febbraio i tassi di interesse sui prestiti erogati nel mese alle famiglie per l’acquisto di abitazioni, comprensivi delle spese accessorie (Tasso Annuale Effettivo Globale, TAEG)si sono collocati al 4,12 per cento (3,95 in gennaio); la quota di questi prestiti,  con periodo di determinazione iniziale del tasso fino ad 1 anno, è stata del 46 per cento (59 nel mese precedente). Il TAEG sulle nuove erogazioni di credito al consumo si è collocato al 9,88 per cento (9,79 nel mese precedente). I tassi di interesse sui nuovi prestiti alle società non finanziarie sono stati pari al 3,55 per cento (3,72 nel mese precedente), quelli per importi fino ad 1 milione di euro sono stati pari al 4,39 per cento, mentre i tassi sui nuovi prestiti di importo superiore a tale soglia si sono collocati al 3,04 per cento. I tassi passivi sul complesso dei depositi in essere sono stati pari allo 0,54 per cento (0,49 nel mese precedente).

Cosa significa tutto ciò?

Un livello simile per i tassi sui nuovi mutui non si vedeva in Italia dalla metà del 2012. All’epoca era stato superato il 4% all’inizio dell’anno. Poi il tasso era sceso nei mesi successivi, continuando poi a diminuire con l’avvio della politica della BCE di tassi a zero.

Una stangata! Non solo in un solo mese i tassi salgono da 3,95 a 4,12, +0,17 punti percentuali, ma rispetto a febbraio 2022, quando erano a 1,85, decollano di 2,27 punti percentuali“, afferma Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori. E prosegue: “Considerando l’importo e la durata media di un mutuo, un rialzo dei tassi così consistente significa che, la rata, per chi ha sottoscritto ora un mutuo a tasso variabile, aumenta, rispetto a un anno fa, da 585 a 744 euro, con un rincaro pari a 159 euro al mese. Una mazzata annua pari a 1908 euro“.

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