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Banca IFIS, sottoscritti gli accordi per l’acquisizione di Credifarma S.p.A.

Perfezionamento dell’operazione previsto nell’estate 2018. Firmata anche una partnership industriale esclusiva con Federfarma a favore delle farmacie italiane.
Banca IFIS annuncia che sono stati sottoscritti con Federfarma, UniCredit e BNL – Gruppo BNP Paribas gli accordi vincolanti per l’acquisizione di una partecipazione di controllo in Credifarma S.p.A.
Credifarma, società finanziaria iscritta all’Albo Unico ex art. 106, è attualmente controllata al 67,5% dalla Federazione nazionale unitaria dei titolari di Farmacia italiani (Federfarma), con quote di minoranza paritetiche di UniCredit e BNL – Gruppo BNP Paribas per il restante 32,5%. La società svolge principalmente attività di finanziamento a breve termine alle farmacie private mediante anticipo di Distinte Contabili Riepilogative (DCR, ovvero crediti delle farmacie verso il Servizio Sanitario Nazionale). Tramite anche contestuale aumento di capitale, al termine dell’operazione Credifarma sarà partecipata da Banca IFIS per il 70% e da Federfarma per il 30%.

L’operazione prevede inoltre una partnership strategica pluriennale con Federfarma al fine di promuovere il ruolo di Credifarma in favore degli associati di Federfarma e del mercato nazionale delle farmacie.

“L’obiettivo dell’acquisizione di una partecipazione di controllo in Credifarma, applicata alla competenza che abbiamo sviluppato nel settore, è di diventare il leader della finanza specializzata alle farmacie in Italia” ha commentato Giovanni Bossi, Amministratore Delegato di Banca IFIS. “Grazie alla forte integrazione ed alle rilevanti sinergie con la già consolidata divisione Farmacie del Gruppo, Credifarma potrà diventare il punto di riferimento per il supporto finanziario, lo sviluppo e l’utilizzo degli strumenti digitali al servizio del settore farmacistico italiano”.
Le linee strategiche previste per Credifarma – la cui acquisizione sarà finanziata interamente grazie alla consistente liquidità di cui Banca IFIS dispone – prevedono:
• ampliamento della base prodotti con nuove soluzioni per la farmacia con l’obiettivo di soddisfare la clientela in tutte le diverse fasi di attività (dai prestiti per acquisizioni ai debiti di fornitura);
• mantenimento dell’organico di Credifarma (circa 40 dipendenti);
• offerta sul mercato della monetica per soddisfare le esigenze del sistema di pagamento dei farmacisti (POS, ATM evoluti etc.);
massima integrazione organizzativa e di processi;
• estensione degli investimenti intrapresi da Banca IFIS nella digital transformation ai processi produttivi di Credifarma, ampliando l’offerta di servizi, la semplificazione dei processi, l’efficientamento dei costi e la riduzione dei tempi di risposta.
L’operazione, che porterà Credifarma S.p.A. nel perimetro del Gruppo Banca IFIS, è subordinata all’autorizzazione di Banca d’Italia e dovrebbe essere completata nel corso dell’estate. Sono previste le seguenti fasi da eseguire in via contestuale:
1) Acquisizione della totalità delle quote detenute da UniCredit e da BNL – Gruppo BNP Paribas, pari nel complesso al 32,5% del capitale sociale di Credifarma;
2) Acquisizione di una parte dell’attuale quota detenuta da Federfarma per il 21,5% del capitale;
3) Aumento di capitale riservato a Banca IFIS finalizzato a dotare Credifarma di una solida base patrimoniale ai fini regolamentari e per futuri piani di sviluppo.

Al termine dell’operazione Banca IFIS deterrà circa il 70% del capitale di Credifarma. L’acquisizione della partecipazione da parte di Banca IFIS è fatta a valori lievemente inferiori al patrimonio netto. L’investimento complessivo di Banca IFIS per l’acquisizione, comprensivo dell’aumento di capitale, è di circa 10 milioni di euro. L’istituto metterà a disposizione tutte le sue competenze – già presenti nella divisione Farmacie del Gruppo – per valorizzare il business e per una gestione ottimale del rapporto con le farmacie clienti.
A fine 2016 Credifarma ha registrato un margine di intermediazione di 6,6 milioni di euro ed ha annunciato nei giorni scorsi i dati preconsuntivi 2017, che registrano una significativa crescita delle componenti commissionali e dei proventi di gestione, con risultati sopra i livelli target (il risultato operativo lordo risulta pari a 0,87 milioni contro 0,5 milioni dell’esercizio precedente). Il Mol (margine operativo lordo) è salito a 1,1 milioni, +12% rispetto all’anno precedente, mentre il rapporto tra sofferenze nette ed i crediti netti si dimezza, scendendo dallo 0,8% del 2016 allo 0,4%. Infine migliora anche il Cet 1 che, secondo le stime, passa dall’11,2% del 2016 al 15,2% del 2017.

A cura della redazione
© Riproduzione riservata


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