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Npl, la Bce vuole creare una bad bank europea

Francoforte sta valutando con la Commissione Ue la possibilità di creare una bad bank dove far confluire i crediti deteriorati delle banche europee
La Banca Centrale Europea sta pensando alla creazione di una bad bank europea dove far confluire gli Npl delle banche dell’eurozona. Sono le ultime indiscrezioni, riportante dal Financial Times e che indicherebbero nella bad bank, la soluzione prevista da Francoforte per ripulire gli istituti europei degli asset tossici venutisi a creare a seguito del lock down imposto dai governi nazionali. Secondo la Bce, il blocco totale delle attività a causa della pandemia da Covid-19 scatenerà una reazione a catena sul credito e sulla possibilità da parte di privati e imprese debitori di onorare i propri impegni con le banche. Nella bad bank europea confluirebbero sia i crediti deteriorati creati dalla crisi post-coronavirus, sia quelli legate alle crisi precedenti.
“La crisi ci ha insegnato che solo tramite una bad bank è possibile liberarsi velocemente degli Npl” ha detto Yannis Stournaras, governatore della Banca centrale greca “Potrebbe essere sia un istituto europeo o uno nazionale, ma è necessario che veda la luce in tempi rapidi”.
Attualmente, i crediti deteriorati presenti nelle 121 principali banche dell’eurozona ammontano a circa 506 miliardi di euro, una cifra quasi dimezzata rispetto a 4 anni fa, e pari al 3,2% di Npl ratio. Le banche greche sono quelle con la quota più elevata di crediti deteriorati (35,2%), a seguire quelle cipriote (17%) e le banche portoghesi (7,2%). In Italia la quota di Npl è del 6,7% nonostante gli sforzi fatti negli ultimi anni dagli istituti di credito nazionali per ripulire i propri bilanci.
Secondo indiscrezioni, al momento i funzionari della Commissione Ue sarebbero contrari ad abbandonare le regole sul bail in, che prevedono aiuti pubblici solo dopo che il processo di risoluzione ha imposto perdite ad azionisti, obbligazionisti e se necessario anche a correntisti con depositi superiori a 100 mila euro. Tuttavia, a Bruxelles emerge preoccupazione, e non si nega la possibilità che il discorso sulla bad bank possa essere ripreso più avanti.

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