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Il mercato italiano delle informazioni attrae aziende oltre confine

L’Italia è un Paese con una cultura della "Business & Credit Information" storicamente in ritardo rispetto a UK, USA o altri Paesi europei

chi è…

ANTONY GUADAGNIUOLO

Direttore Generale di Creditsafe Italia

Antony Guadagnuolo è il Direttore Generale di Creditsafe Italia, società appartenente a Creditsafe Group, il più utilizzato fornitore di informazioni commerciali al mondo.

Antony ha alle spalle una lunga esperienza all’interno del Gruppo. In solo 8 anni ha toccato tutte le tappe di un brillante percorso di carriera aziendale, da televenditore a team leader passando da formatore fino a ricoprire importanti incarichi commerciali per Creditsafe France. Dopo aver contribuito all’apertura della sede in Belgio, Antony Guadagnuolo approda nel 2013 in Italia, dove diventa, prima, Direttore Commerciale e, poi, Direttore Generale.

Creditsafe Group è nel mondo delle informazioni commerciali il leader in termini di volumi e fatturato. Fondata in Norvegia nel ‘97, la società entra sul mercato svedese nel 1998 aprendo un ufficio a Göteborg dove opera ancora oggi. I Paesi in cui è presente sono: UK, Francia, Irlanda, Olanda, Germania, Belgio, USA e dal 2013 l'Italia. Presidente è Magne Jordanger, imprenditore norvegese coinvolto in una molteplicità di business diversi, che possiede il 90% della società.

StopSecret intervista il Direttore Generale di Credisafe Italia, Antony Guadagnuolo.

1. L'Italia che paese è in termini di volumi e cultura sulle informazioni commerciali?

L'Italia è un Paese con una cultura della 'Business & Credit Information' storicamente in ritardo rispetto a UK, USA o altri Paesi europei. Sebbene decollato dopo e più lentamente, questo settore sta dando segnali di crescita costante nel bel Paese. Il mercato italiano, fino ad ora gestito da pochi player pressoché monopolistici, ha grandi potenzialità di sviluppo ed espansione, anche alla luce della congiuntura economica di questi anni.

2. Come mai avete scelto di investire in Italia e perché la scelta di aprire i vostri uffici a Torino e non in una delle principali città economiche come Milano o Roma?

Benché l’Italia stia vivendo un momento socio-economico d’innegabile complessità, Creditsafe ha deciso di muoversi in controtendenza, rinnovando la fiducia in un Paese che comunque rimane il quarto più importante a livello europeo e l’ottavo a livello mondiale, grazie alle sue storiche attività in settori d’eccellenza come auto, turismo, moda e food. Dopo un’attenta analisi del mercato italiano, Torino è risultata la città più adatta al nostro sviluppo perché, oltre a godere di una posizione strategica per la generazione di business, presenta quelle caratteristiche di dinamismo, intraprendenza ed affidabilità che si sposano perfettamente con lo spirito Creditsafe. La città, poi, è vicina a Milano, ha un aeroporto che ci consente di raggiungere velocemente le nostre sedi in Inghilterra, Belgio e Francia ed è meno caotica di altri centri.

3. Quanti rapporti informativi fornite giornalmente?

Creditsafe oggi fornisce oltre 55 milioni di report – circa 7 al secondo – a più di 60.000 clienti abbonati degli otto paesi del mondo in cui ha una rappresentanza diretta ed ha raggiunto un fatturato di circa 80 milioni di euro nel 2013, con un trend in forte crescita. Oggi siamo il fornitore europeo on-line più utilizzato di rapporti di credito aziendali.

4. Quali sono i servizi maggiormente richiesti? Quali le maggiori particolarità?

La richiesta principale è senza dubbio quella di dati di qualità ed elevata affidabilità relativi alle aziende. Si tratta di dati che diano informazioni chiare su:
– identità delle aziende (per verificare che siano realmente chi dicono di essere)
– affidabilità creditizia e massimali di credito così da fornire alle aziende uno strumento per decidere se estendere a clienti il credito e in quali condizioni farlo

5. L'Italia fa più fatica di altri paesi a riprendersi economicamente, qual e' il suo punto di vista?

La crisi economica che stiamo vivendo è un fenomeno complesso di cui stanno risentendo tutti i principali Paesi del mondo, Italia compresa. In un contesto di questo tipo, è chiaro che lo sviluppo economico globale sta incontrando qualche difficoltà sul suo cammino. L’Italia, però, è un Paese ricco di risorse con un polmone di giovani pronti a mettersi in gioco che fa davvero la differenza.
 

di Laura Torresan

© Riproduzione riservata

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