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Insolvenze imprese: sale il rischio default sui pagamenti

Secondo le stime di Atradius nel 2021 le insolvenze per le imprese a livello globale cresceranno del 26%. Gli incrementi più elevati sono attesi in Australia, Francia, Singapore e Austria. L’Italia al di sotto della media europea segnerà +48%

Sale il rischio di default sui pagamenti per molte imprese a livello globale. Nel 2021 si attende una significativa inversione di tendenza che potrebbe portare le insolvenze ad attestarsi su un +26% dopo un complessivo -14% registrato nel 2020. Una stima dalla quale resterebbe fuori solo la Turchia, dove le insolvenze apparivano già in peggioramento dallo scorso anno e che sarà l’unica a registrare una contrazione (-6%).

A rivelarlo è Atradius, tra gli assicuratori del credito leader a livello mondiale, che ha stilato la classifica mondiale dei Paesi dove si attendono gli aumenti più significativi dei livelli d’insolvenza. Ai primi posti Australia (+88%) e Singapore (+75%). In Europa, la Francia (+80%) guida la classifica, seguita da Austria (+73%), Belgio (61%) e Regno Unito (+56%). A metà della classifica, e comunque sotto la media del 50%, seguono la Spagna (+49%), l’Italia (+48%) e i Paesi Bassi (+44%). Chiude la classifica l’Irlanda (+3%), dove i tassi d’insolvenza sui pagamenti delle imprese avevano ripreso la loro corsa già dallo scorso anno, seppur in maniera modesta e comunque in netta controtendenza rispetto a quanto registrato a livello mondiale.

I motivi alla base di tali previsioni, spiegano gli economisti di Atradius, sono sostanzialmente da ricercare nel graduale ritorno delle economie a quanto in essere prima della pandemia. Questo riguarda in particolare la gestione legale delle procedure fallimentari e la progressiva eliminazione delle misure fiscali e di sostegno alle imprese adottate dai governi locali. Per questi motivi, numerose imprese con forti pressioni sulla liquidità, che hanno potuto beneficiare delle misure di sostegno, si troverebbero più esposte al rischio di default sui pagamenti, con evidenti effetti a cascata sulle catene di fornitura e sul sistema economico locale e globale.

Massimo Mancini, Country Director di Atradius per l’Italia, ha commentato: “Quanto oggetto delle nostre previsioni risulta dalla valutazione di tre elementi determinanti per l’evoluzione del rischio di default sui pagamenti delle imprese. Il primo elemento è la portata della ripresa economica, nonché la sua ampiezza a livello locale e mondiale. Segue la graduale eliminazione delle misure fiscali e di governo a sostegno delle imprese, e da ultimo la ripresa delle attività di gestione delle procedure fallimentari, la cui sospensione ha di fatto cristallizzato situazioni di difficoltà di molte imprese, destinate a tornare alla luce una volta superata l’emergenza pandemica. Soprattutto tali ultimi due elementi, se non incontreranno ulteriori proroghe, come in dibattito attualmente, produrranno notevoli ripercussioni sul rischio di credito commerciale e sull’andamento dei tassi d’insolvenza già per questo anno”.

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